Il reddito di cittadinanza? Per un terzo dei beneficiari sarà di 80 euro al mese. Un importo identico all’agevolazione introdotta dal Governo Renzi che dal 2015 è diventata strutturale. Due “bonus” completamente diversi: un’integrazione al reddito il primo,che sarà accreditato su una card ricaricabile; un credito Irpef, il secondo, riconosciuto in via automatica in busta paga dal datore di lavoro. L’ufficio parlamentare di Bilancio - nel corso della audizioni sul decretone reddito-pensioni (in via di conversione in Parlamento) -stima circa 1,3 milioni di famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza , per un totale di 3,6 milioni di individui. In media le erogazioni per nucleo saranno di circa 6mila euro su base annua, con un importo medio a testa di 2.170 euro.
La media però nasconde da un lato il 5,5 per cento dei percettori che beneficia di un importo superiore a 6.000 euro annui, mentre per la stragrande maggioranza (il 60% ) l’importo è inferiore a 3.000 euro annui.
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Per circa un un quarto (il 23%) - pari a oltre 800mila persone - il beneficio sarà inferiore a 1.000 euro l’anno, circa 80 euro al mese.
Dalle elaborazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio emerge che il 37,7% dei nuclei percettori hanno un reddito familiare
inferiore a 1.000 euro, il 50% un reddito inferiore a 3.200 euro e il 25 per cento un reddito superiore a 8.200 euro.
La distribuzione territoriale del reddito di cittadinanza: una su due al Sud
Circa il 56% dei nuclei beneficiari è residente al Sud e nelle isole, mentre il 28% è al Nord. A fronte di un beneficio
medio equivalente sostanzialmente omogeneo per area geografica, l’Upb evidenzia che l’incidenza dei nuclei beneficiari è
prossima a quella dei nuclei in povertà assoluta nel Sud (rispettivamente i nuclei beneficiari sono l’8,4% nel Sud e il 9,8%
nelle isole contro una incidenza della povertà assoluta, rispettivamente, del 10,2% e del 10,5 per cento). L’incidenza dei
beneficiari del reddito di cittadinanza risulta invece sensibilmente più bassa al Centro e al Nord, sia in relazione al totale
della popolazione, sia con riferimento ai nuclei in povertà assoluta.
Il reddito di cittadinanza e le caratteristiche del nucleo familiare
Poco più della metà dei nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza sono composti da tre o più membri, mentre circa il 29% sono rappresentati da single. Tuttavia l’Upb osserva che, in relazione con il profilo dell'incidenza della povertà assoluta, sono maggiormente tutelati i nuclei meno
numerosi: per i “monocomponenti” i beneficiari sono pari all’84 per cento del totale dei poveri assoluti (4,4 per cento l'incidenza
dei beneficiari, contro un'incidenza della povertà assoluta del 5,2 per cento) rispetto a circa il 77 per cento (13,7%, contro
il 17,8%) per i nuclei con più di quattro componenti.
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