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Equitalia in cerca di partner

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Equitalia in cerca di partner

Prima una massiccia campagna di stampa. Poi la denigrazione diffusa sui social network, con punte di vera criminalizzazione. Poi l'invio di pallottole, gli incendi delle sedi. Il 9 dicembre l'attentato più grave: un pacco bomba della "Federazione anarchica informale" passa tra le reti dei controlli ed esplode tra le mani del direttore generale, Marco Cuccagna, ferendolo gravemente. Equitalia è nel mirino. I suoi 8mila dipendenti ormai hanno davvero paura quando devono svolgere il loro lavoro: le cui regole non si sono dati da sé, ma che rispondono alle leggi dello Stato e all'incarico assegnato dagli azionisti (la società è controllata per il 51% dall'Agenzia delle Entrate e al 49% dall'Inps). Compito che consiste, come recita il sito dell'azienda, nell'«attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi. Il suo fine è quello di contribuire a realizzare una maggiore equità fiscale, dando impulso all'efficacia della riscossione attraverso la riduzione dei costi a carico dello Stato e la semplificazione del rapporto con il contribuente».

Ecco perché i sindacati nei giorni scorsi hanno chiesto un incontro urgente con il presidente Attilio Befera. Un rendez-vous che dovrebbe scattare entro una decina di giorni. A Befera i sindacati chiederanno di discutere non solo degli esiti della riorganizzazione, della sicurezza e dei riflessi delle recenti decisioni. Dal l'estate scorsa gli agenti della riscossione, cioé le società partecipate, sono scesi da 16 a tre – Equitalia Nord, Centro e Sud –. Ma nei prossimi mesi Equitalia, secondo fonti sindacali, potrebbe smettere di occuparsi della riscossione dei tributi locali, che potrebbe passare a società esterne, come Poste Tributi e altre, anche dell'Associazione nazionale Comuni italiani (Anci).

Il rischio è che il volume di lavoro si riduca drasticamente. Un piano di uscite era già previsto, ma la riforma previdenziale del governo Monti ha ridotto le possibilità di uscite incentivate attraverso il Fondo di solidarietà, che dovevano riguardare mile dipendenti, lasciandone 600 in azienda. Ad andare in pensione saranno solo 400 circa.

Ma i dipendenti chiedono soprattutto interventi sul fronte della sicurezza. Nelle prossime settimane, sempre secondo i sindacati, su indicazione della proprietà ripartirà il lavoro delle procedure esecutive (pignoramenti di beni mobili e ipoteche di immobili) che era stato fermato da mesi. Equitalia sta studiando un accordo con Poste Italiane per far transitare tutta la corrispondenza diretta alla società in pochi centri postali supersicuri, dove verrebbe trasformata in email. Ma potrebbe non bastare.

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