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Auto blu per familiari e amiche del pdl Alfonso Papa, indagati ufficiali…

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Attualità

Auto blu per familiari e amiche del pdl Alfonso Papa, indagati ufficiali della Guardia di Finanza

Avvisi di garanzia nei confronti di ufficiali della Guardia di Finanza sono stati emessi dal pm di Napoli Henry John Woodcock nell'ambito di una inchiesta sulle auto della Finanza messe a disposizione del parlamentare del Pdl Alfonso Papa. Le ipotesi vanno dal peculato al falso ideologico e falso commesso da pubblico ufficiale. Nell'inchiesta risultano indagati anche Alfonso Papa e la moglie Tiziana Rodà.

Inviti a presentarsi sono stati emessi nei confronti degli ufficiali della Finanza che hanno ricevuto gli avvisi: Ernesto Mottola, Alfonso Tuccini, Fernando Capezzuto, Paolo Poletti, Giovanni Mainolfi. Sono indagati inoltre i sottufficiali Santolo Federico e Andrea Grimaldi. Al centro dell'inchiesta l'impiego di auto e uomini "per scopi privati e estranei a quelli di istituto ovvero espressione di attività istituzionale".

I fatti al centro dell'indagine si riferiscono a un arco di tempo che va dal febbraio 2002 al febbraio 2011. Gli ufficiali indagati avrebbero disposto indebitamente il servizio di accompagnamento per Papa (magistrato in servizio fino al 2001 alla procura di Napoli, dal 2001 al 2008 distaccato al ministero della Giustizia e dal 2008 deputato eletto nelle liste del Pdl).

E ciò «senza che ne avesse alcun titolo», espletando inoltre «sovente e in modo non saltuario il servizio di accompagnamento di componenti della famiglia di Papa nonché delle amiche dello stesso, in luoghi e per fini esclusivamente privati». Le indagini sono condotte dalle stesse Fiamme gialle. La Guardia di Finanza, viene sottolineato, ha fornito la massima collaborazione all'autorità giudiziaria.

Aggiornamento alla notizia precedente:
La condanna inflitta in primo grado a Fernando Capezzuto, all'esito di giudizio abbreviato è stata annullata per difetto di giurisdizione e trasmissione degli atti alla Procura militare di Napoli.

Aggiornamento dell’11 gennaio 2018:
Da ultimo, in data 18 dicembre 2017 il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale Militare di Napoli ha archiviato la sua posizione, ritenendo non sussistenti i reati contestati o, comunque, gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio.

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