Notizie Medio Oriente e AfricaViaggio nel quartiere cristiano di Hamadya, dove i superstiti pregano nel ricordo di padre Frans
Viaggio nel quartiere cristiano di Hamadya, dove i superstiti pregano nel ricordo di padre Frans
dall'inviato Alberto Negri | 1 giugno 2014
Quanto reggerà l'accordo di Homs? "Non credo torneranno qui _ dice Nasem _ a Homs non c'è più niente né da prendere né da distruggere". Ma in lontananza raffiche isolate dei kalashnikov indicano che la situazione non è del tutto risolta né questa è una città pacificata. Nelle strade di Hamadya l'odore dell'esplosivo è ovunque e nell'aria galleggia la polvere da sparo dei barili-bomba lanciati dall'aviazione di Damasco. Ognuno ha la sua storia da raccontare, come quella dell'autista Shadi che viaggia tenendo una mano sul volante mentre con l'altra accarezza il kalashnikov. La racconta sorridendo con gli ultimi sei denti che gli sono rimasti: gli altri gli sono stati strappati dalle tenaglie dei suoi torturatori di Homs, gli islamici di Jabat al Nusra.