(Afp)

Natal -A guardare le nubi come i Sioux, ci ritroviamo, anche qui a Natal. Fara' caldo? Non fara' caldo? Magari piovera'? Piu' che allenatori, calciatori, cronisti, il Mondiale verdeoro c'ha trasformato tutti in "wheater-men". E allora - se davvero martedi non piovera', fidatevi: anche qui, alle 13, fara' caldo. Lo dice il cielo terso e il vento tiepido che dall'Oceano soffia sulle dune di sabbia, immense e ricoperte di bassa vegetazione.

Lo testimonia un piccolo esperimento personale, che racconto non per suscitare l'invidia del lettore, ma come prova ad avvalorare quanto sopra descritto: stanco per il complesso trasferimento da Recife, tentato dall'attraente specchio d'acqua di una piscina, ieri mattina non ho saputo resistere all'idea di un tuffo rigenerante. Erano appena le 7, ma e' stato un tutt'uno col tuffarsi in un placido brodo primordiale, tanto calda era l'acqua di quella vasca.

"Forse abbiamo enfatizzato troppo il tema caldo e temperatura: e' una variabile, col Costarica ci e' stata contaria, con l'Uruguay avremo le stesse condizioni, lavoreremo di piu' e meglio per trovare una risposta adeguata": prandelliano, vien da dire, il professor Castellacci, che smonta cosi' l'alibi metereologico per il ko coi centroamericani. Allineato appunto alla versione del mister, che del resto non solo a bibitoni integranti e guanti refrigeranti deve pensare: out al 99% De Rossi, recuperato De Sciglio, si va alla conta, come del resto previsto: chi ha forza, coraggio, mentalita' per la "finalissima della prima fase" (cosi' l'hanno efficacemente denominata i quotidiani di Natal) con gli uruguagi? Cesare si guarda intorno, tira le somme, e si mette in discussione: probabili almeno 3-4 cambi, e magari il ritorno a quel 3-5-2 di chiara marca juventina, che avra' dei difetti, ma anche il gran pregio di blindare la difesa (e quella azzurra prende gol da 10 gare di seguito).

Insomma lavori (profondi) in corso, per un Mondiale che conferma con un dato tutta la sua difficolta': solo nel 2002 al primo turno vennero eliminate tre squadre gia' laureatisi campioni del mondo; accadra' anche stavolta, visto che torneranno a casa Spagna, Inghilterra e una tra Azzurra e La Celeste.

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