Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2014 alle ore 14:56.
L'ultima modifica è del 03 luglio 2014 alle ore 20:46.

My24

L'Europa senza Regno Unito sarebbe meno Europa
In un passaggio, Renzi ha toccato anche il tema dell'euroscetticismo inglese: «Un'Europa senza il Regno Unito non sarebbe meno ricca ma sarebbe meno Europa, meno se stessa».In futuro, ha poi aggiunto, non ci sarà «nessun spazio per l'Europa se accetteremo di restare soltanto un puntino su Google maps. Siamo un popolo, non un'espressione geografica». Renzi ha poi utilizzato un termine inglese chiedendo all'assemblea di «lanciare una sfida» per una maggiore «semplicità» nel funzionamento delle istituzioni europee, «perchè l'Europa sia più 'smart'».

Israele ha il diritto e il dovere di esistere
Nel discorso di Renzi anche un accenno alla crisi tra Israele e i palestinesi: «L'Europa può e deve fare di più per affermare il diritto alla patria del popolo palestinese e per dire che Israele non solo ha il diritto ma ha il dovere di esistere per ricordare a tutti noi il valore della memoria».

In Ue nuova "generazione Telemaco" con dovere di meritare eredità dei padri
Nella parte finale del suo intervento, durato in tutto una ventina di minuti, Renzi ha richiamato la figura di Telemaco, personaggio dell'Odissea, figlio di Ulisse e di Penelope, per dare un nome alla « generazione nuova» che abita oggi l'Europa. Questa generazione ha «il dovere di riscoprisrsi Telemaco, di meritare l'eredità» dei padri dell'Europa. «Io non ero nemmeno maggiorenne quando c'è stata Maastricht», ha quindi ricordato il premier spiegando: «Noi non vediamo il frutto dei nostri padri come un dono dato per sempre, ma una conquista da rinnovare ogni giorno». Renzi ha invitato i parlamentari europei a «non solo a ragionare sulle questioni economiche, su cui ci faremo sentire, ma a riscoprirsi eredi e il diritto di chiamarci eredi e dire che assicureremo un domani a questa tradizione».

Weber (Ppe) contro la richiesta di flessibilità avanzata da Renzi
Molte, nel corso del dibattito, le prese di posizione sulle parole del premier italiano presidente di turno dell'Ue, a cominciare dal nuovo capogruppo del Ppe, il tedesco Manfred Weber (Cdu), che si è scagliato contro la richiesta di maggiore «flessibilità»avanzata da Renzi. «I debiti non creano futuro, lo distruggono», ha spiegato, aggiungendo che «dobbiamo continuare» sulla linea del rigore. Weber ha continuato scagliandosi anche contro l'idea di tempi più lunghi per rispettare i parametri del deficit e del debito in cambio di riforme. «Più tempo per riforme? Ma abbiamo già dato più tempo per le riforme alla Francia e le promesse non sono state rispettate. Come possiamo essere sicuri che le riforme verranno fatte? Cosa diciamo al Portogallo, alla Spagna, all'Irlanda, loro che hanno fatto sacrifici, se diamo più tempo a Francia e Italia? È solo perché sono più grandi?,» ha aggiunto Weber, concludendo: «Le regole ci sono per essere rispettate».

Shopping24

Dai nostri archivi