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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2014 alle ore 17:08.
L'ultima modifica è del 07 luglio 2014 alle ore 10:36.

(Ansa)(Ansa)

Proprio pochi giorni fa Papa Francesco aveva detto con chiarezza che tutti i mafiosi erano scomunicati. Ma la notizia non deve essere giunta a Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, dove la statua della Madonna si è "inchinata" per omaggiare l'anziano boss della 'ndrangheta durante la processione. La città è nota per una faida che ha causato un centinaio di morti ammazzati, donne e bambini compresi.

Inchino dinanzi all'abitazione del capo della cosca Peppe Mazzagatti
Secondo quanto riporta oggi «Il Quotidiano della Calabria», la statua della Madonna delle Grazie, preceduta dai sacerdoti ma anche dal sindaco e da mezza giunta comunale si è fermata davanti all'abitazione di Peppe Mazzagatti, 82 anni, ritenuto a capo dell'omonima cosca e già condannato all'ergastolo per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Davanti all'omaggio nei confronti del boss, il maresciallo dei carabinieri Andrea Marino ha abbandonato la processione, alla quale erano presenti amministratori pubblici e sacerdoti, per procedere all'indentificazione dei responsabili del gesto.E mentre sulla vicenda sono in corso accertamenti per identificare le persone che avrebbero deciso e messo in atto l'omaggio al boss si sono scatenate le polemiche.

Il vescovo: prenderemo provvedimenti
«Il fatto è grave e prenderemo dei provvedimenti molto energici», ha detto il vescovo delal diocesi di Oppimo Palmi, monsignor Francesco Milito, in un'intervista a Radio Vaticana. «Prenderemo dei provvedimenti - ha assicurato il vescovo - Bisogna far capire che non ci possono essere alleanze di alcun genere che siano contro la fede. Questo è un punto fermo, quali che siano le tradizioni ataviche, i collegamenti che possono esserci, le interpretazioni che si possano dare».

Alfano: rituali ributtante
«Deplorevoli e ributtanti rituali cerimoniosi», ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano in relazione all'omaggio della processione a Oppido Mamertina alla casa del boss. Il ministro si è inoltre complimentato con i Carabinieri che hanno preso le distanze da quelli che Alfano giudica «atti incommentabili».

Bindi: omaggio intollerabile
«Quanto è avvenuto nel corso della processione sconcerta e addolora - ha detto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi - e la Commissione antimafia intende approfondire i fatti incontrando anche il maresciallo Marino». Intanto la Bindi ha telefonato al maresciallo dei carabinieri Andrea Marino per ringraziarlo per la lealtà alle istituzioni e il senso dello Stato dimostrati in occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina.

C'è anche un filmato della vicenda
«Il comandante di stazione - ha spiegato il comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, il colonnello Lorenzo Falferi - quando si é reso conto di quanto stava per accadere, si é allontanato dal percorso previsto della processione per documentare, da ufficiale di polizia giudiziaria, l'evento. Ciò al fine di identificare sia le persone responsabili dell'inchino, sia coloro che hanno dato l'ordine di compiere quel gesto». Una informativa é stata già redatta in merito all'inchino, sostenuta anche da un filmato. Tutto ora sarà vagliato dall'autorità giudiziaria.

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