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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2014 alle ore 18:11.

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L'aula della Camera voterà il 15 luglio alle ore 17 sulla richiesta di arresto nei confronti di Giancarlo Galan di Forza Italia a seguito dell'inchiesta Mose. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Prima del voto, previsto un dibattito di tre ore.

Domani il voto della giunta per le immunità
Si terrà, invece, domani, come già previsto, il voto della Giunta per le immunità della Camera sulla richiesta di arresto. A confermare il timing é il presidente, Ignazio La Russa, che ha sottolineato in avvio della riunione odierna che non vi era alcuna possibilità di chiedere una seconda proroga.

Slitta a stasera il parere del relatore per l'invio di una nuova memoria
È slittata di qualche ora, invece, la formulazione del parere da parte del relatore Mariano Rabino di Scelta civica, visto anche l'invio di una ulteriore memoria da parte di Galan. In extremis Forza Italia con Giovanni Chiarielli ha chiesto che sia riesaminato alla luce delle disposizioni del decreto sul risarcimento ai detenuti, che prevede, per i reati punibili fino a tre anni di carcere, che non si applichi la custodia in carcere ma solo ai domiciliari. Forza Italia ha chiesto un rinvio del voto, ma non ha formalizzato la richiesta. La votazione é dunque prevista al termine della riunione di domani, convocata alle 13. «Nelle prossime ore - ha detto - definirò il parere e lo invierò in serata ai componenti della Giunta. Nella riunione di domani ne farò una sintesi e poi si procederà al voto». La riunione di domani é in programma alle 13.15. «Ci saranno a disposizione - ha detto La Russa - 5 minuti per ogni dichiarazione di voto a nome del gruppo o personale. Nella mia testa, e non solo, questo non é un voto di gruppo, ma individuale».

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