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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2014 alle ore 12:01.
L'ultima modifica è del 23 giugno 2014 alle ore 22:28.

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Giancarlo Galan (Imagoeconomica)Giancarlo Galan (Imagoeconomica)

Tutte le accuse rispedite al mittente. «Sono stato investito da un ciclone umano, mediatico, giudiziario che mai avrei pensato. Io non ho le colpe che mi vengono attribuite». Così si è difeso l'ex governatore del Veneto e deputato di Fi Giancarlo Galan illustrando in conferenza stampa a Montecitorio la memoria difensiva di 500 pagine depositata in Giunta per le autorizzazioni alla Camera relativamente all'inchiesta Mose e alla richiesta di arresto avanzata dai pm. «Sulle mie condizioni patrimoniali e sulla casa sono state dette fesserie colossali. «Io so che il politico è un mostro, ma mi aspettavo più rispetto nei confronti miei e della mia famiglia», ha detto Galan che si è difeso così dalle accuse di aver intascato tangenti: «Non esiste una parola sul fatto che io abbia avuto soldi».

Su casa colossali fesserie, spesi 700mila euro
«Sulla storia della casa sono state dette colossali fesserie. Altro che restauro milionario», ha affermato Galan illustrando la memoria difensiva depositata in Giunta. La casa, ha spiegato, «l'ho comprata da un dentista già restaurata. Gli infissi sono esattamente gli stessi, il restauro riguarda il terzo piano e la suddivisione in 7 stanze della parte dell'agriturismo. Ho speso 700 mila euro e i lavori non sono finiti nel 2011 ma nel 2007, perché ci dormivamo e pagavo le bollette, nel 2009 al mio matrimonio Silvio Berlusconi ci ha dormito. Quante balle».

Falsità su mio patrimonio e conti correnti
Galan ha contestato anche le accuse sul suo patrimonio. «Le più colossali fesserie riguardano la mia condizione patrimoniale: non esiste neppure una prova che io abbia ricevuto denaro dai soggetti che mi accusano, esistono invece molte prove che loro abbiano preso e maneggiato soldi ma mai che questi soldi li abbiano dati a me, anzi Baita lo conferma in un'intervista il 7 giugno», ha detto Galan. Non solo. L'ex governatore veneto ha smentito anche di avere «18 conti correnti» e di avere «interessi in Indonesia sul gas». «Io ho un attivo di 702 mila e rotti euro, non sono nato entrando in politica eppure del patrimonio accumulato prima nessuno ne tiene conto, soprattutto la Guardia di Finanza» che calcola solo «l'imponibile» da quando «sono in politica», unica voce che «la GdF mette a mio carico, ma si dimentica altre voci che sono il 70-80%» del reddito.

Firma falsa su conto San Marino, ci sono 2 perizie
L'ex governatore del Veneto ha smentito anche che il conto corrente con 50 mila euro a San Marino sia suo. «La firma» messa per prelevare quei soldi «è falsa ed è attestato da due perizie grafiche, non ho nulla da nascondere, nulla di segreto e cifrato, non c'é assolutamente nulla», ha chiosato Galan, che ha aggiunto: «È ovvio che ho un sospetto su chi ha falsificato le carte e i conti». «La firma» sul conto di San Marino «è una firma falsa che imita la mia, e ha carattere femminile...», ha concluso Galan, con riferimento (senza citarla espressamente) all'ex segretaria Claudia Minutillo, sua grande accusatrice.

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