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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2014 alle ore 10:04.
L'ultima modifica è del 12 luglio 2014 alle ore 20:16.

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È arrivata in serata la nuova proposta (finale) di mediazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, per un accordo sulla vertenza Alitalia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, la proposta di Lupi per risolvere il problema dei 2.251 esuberi prevede che 616 addetti rimangano nel perimetro aziendale di Alitalia, 681 vengano "esternalizzati" in altre aziende (tra cui Etihad) entro il 31 dicembre 2014. Mentre per gli altri 954 è prevista la mobilità e la sperimentazione dei nuovi contratti di ricollocamento contemplati dalla legge di stabilità. Le stesse fonti riferiscono che Lupi ha escluso l'utilizzo della cassa integrazione. La proposta ha avuto l'ok di Cisl, Uil e Ugl, pronte a firmare già stasera l'accordo sulla vertenza Alitalia. Mentre la Cgil si è riservata una risposta entro tre giorni.

La proposta del governo
Riguardo ai 616 addetti nel perimetro aziendale, 250 sono assistenti di volo che comunque andranno in solidarietà, 200 sostituiranno lavoratori stagionali e gli altri saranno pensionati o si dimetteranno volontariamente. In relazione ai 681 lavoratori che entro il 31 dicembre passeranno ad altre aziende, le stesse fonti fanno sapere che 100 piloti e 100 ingegneri manutentori saranno assunti dall'Etihad, un'altra parte andrà in aziende di manutenzione come la Atitech, ci saranno poi degli addetti all'information technology che saranno assorbiti da altre aziende non specificate ed inoltre sono già state individuati dei fornitori dell'Alitalia e dell'Adr disposti ad assumere i dipendenti dell'Alitalia in esubero.

Trattativa a oltranza
La quadratura del cerchio nella trattativa sugli esuberi di Alitalia è arrivata dopo una giornata di trattative febbrili, che hanno fatto seguito a una nottata insonne, con il negoziato proseguito fino alle 4. L'attesa deadline delle 11 di stamattina annunciata ieri dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, non è stata rispettata. Nonostante l'ottimismo dimostrato stamattina dai vertici aziendali all'arrivo al ministero dei Trasporti, per i sindacati i nodi restavano infatti ancora da sciogliere, a partire da quello del ricollocamento in altre aziende di oltre 1.021 lavoratori, il cui destino non è ancora chiaro. E così intorno alle 13, dopo un primo giro di tavolo nel corso del quale i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno illustrato la propria posizione, il governo ha chiesto una pausa, riservandosi di rispondere alle osservazioni.

Dopo circa 2 ore di stop, la trattativa al ministero tra governo, sindacati e azienda è ripresa. Ma poco dopo il confronto è stato riaggiornato alle 17 per cercare di chiudere con un testo definitivo dell'accordo. Ma la trattativa è ricominciata solo alle 19.30, con circa due ore e mezza di ritardo. Il governo, per sbloccare lo stallo sulla trattativa Alitalia, aveva proposto in un primo momento un periodo breve (da qualche mese a un anno) di cassa integrazione straordinaria (Cigs) per i lavoratori in esubero. Ipotesi poi rientrata. Nel pomeriggio il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, aveva assicurato: «Finché c'è trattativa, ci sono passi avanti. Stiamo facendo tutte queste discussioni per chiudere stasera».

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