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Dal rigalleggiamento, all'ultima rotta, alla demolizione a Genova, tutte le fasi del recupero del relitto della Costa Concordia

È tornato a galleggiare il relitto della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 sulle coste del Giglio dopo un "inchino" fatale dinanzi all'isola. La stima totale dei costi di rimozione per il più grande progetto di recupero di un relitto nella storia ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari. Ecco tutte le fasi dal rigalleggiamento, all'ultima rotta che affronterà il relitto trainato da due rimorchiatori, fino alla demolizione e al riciclo di alcune parti nel porto di Genova Voltri

11. Il recupero della Costa Concordia/La demolizione e il riciclo

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Il progetto selezionato da Costa Crociere e proposto dal Consorzio formato da Saipem e San Giorgio del Porto per lo smantellamento e riciclo del relitto della Costa Concordia si sviluppa in quattro fasi esecutive distinte la cui durata complessiva è prevista in 22 mesi. Nella prima fase saranno eseguite le operazioni necessarie all'alleggerimento del relitto. Prevista la rimozione degli arredi interni e degli allestimenti dei ponti emersi, per ottenere un pescaggio tale da raggiungere l'area delle riparazioni navali nel "MoloEx Superbacino" senza eseguire operazioni di dragaggio.Il sito nel "Porto di Genova Voltri" sarà composto da due aree di lavoro: il molo della "Diga Foranea", identificato per l'ormeggio del relitto e le operazioni di alleggerimento; e il molo in testata alla "Banchina di Voltri", dove sarà allestita un'area di lavoro per le attività logistiche e la gestione dei rifiuti. Le operazioni di alleggerimento saranno eseguite iniziando dal ponte più alto il 14, procedendo progressivamente un ponte per volta. Queste si concluderanno quando il relitto avrà un pescaggio di circa 15 metri, necessario per entrare alla banchina "Molo Ex Superbacino". Nella fase 2 il relitto sarà trasferito dalla "Diga Foranea" di Voltri al "Molo Ex Superbacino" dove verrà eseguito lo smantellamento delle strutture dei ponti dal14 al 2, incluse le operazioni di rimozione degli arredi interni e degli allestimenti dei ponti che emergeranno con l'avanzamento dei lavori. Nella fase 3 si svolgeranno le attività propedeutiche al trasferimento del relitto nel Bacino di Carenaggio 4. Saranno realizzati volumi di spinta nel relitto mediante l'installazione di opportuni airbag e la resa stagna di alcuni compartimenti, in modo da permettere la successiva rimozione degli sponsons, che avverrà seguendo opportune procedure di scollegamento degli stessi. Sarà prevista, inoltre, l'attività di pulizia delle cambuse e delle celle frigo presenti al ponte zero. Completate le operazioni elencate sopra, si procederà al rimorchio del relitto nel Bacino di Carenaggio 4. Nella quarta fase saranno eseguite tutte le operazioni da effettuare in ambiente segregato e asciutto all'interno del Bacino di Carenaggio 4, fino allo smantellamento completo del relitto. Per garantire la corretta gestione delle acque, verrà utilizzato il Bacino di Carenaggio 5 per la caratterizzazione ed eventuale trattamento dei reflui. Nel Bacino 4 sono previste le operazioni di rimozione degli allestimenti interni, la pulizia delle aree e la demolizione finale di tutte le strutture. La fase 4 si concluderà con le attività di gestione dei materiali, trasporto e smaltimento/recupero dei materiali di risulta.

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