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Aereo abbattuto, Mosca: non abbiamo dato i Buk ai ribelli. Obama: invece Putin ha responsabilità dirette

I ribelli filo-russi fanno la guardia al treno che trasporta le prime salme e gli effetti personali del disastro aereo (Reuters)I ribelli filo-russi fanno la guardia al treno che trasporta le prime salme e gli effetti personali del disastro aereo (Reuters)

«La Russia ha influenza su questi separatisti, li ha addestrati, ha fornito loro materiale militare. La Russia e Putin hanno responsabilità diretta per costringere i separatisti a collaborare». Così il presidente Barack Obama in conferenza stampa alla Casa Bianca. «Non bastano le parole, ora servono i fatti», aggiunge Obama. Se la Russia continua ad appoggiare i separatisti «il costo per il suo comportamento potrà solo aumentare», ha concluso il presidente degli Stati Uniti.

È in un teatro di guerra quello in cui si tenta di recuperare i corpi delle vittime civili del volo MH17 - turisti per lo più olandesi in viaggio per Kuala Lumpur, 80 bambini, scienziati diretti a Melbourne per parlare di Aids. Nelle campagne ucraine gli inquirenti olandesi arrivati stamattina esaminano i corpi del disastro aereo sorvegliati dai separatisti filorussi armati, i primi indiziati del lancio del missile terra-aria che ha procurato la strage del 17 luglio. In questo contesto il presidente ucraino Petro Poroshenko ha ordinato il cessate il fuoco nella zona del disastro aereo: «Le forze militari ucraine devono interrompere le operazioni e astenersi dall'aprire il fuoco in un raggio di 40 km dal luogo della tragedia», ha detto dopo un incontro con l'ambasciatore malese a Kiev.

Fra lo sdegno del premier olandese Rutte per le scene dei "soccorsi" «disgustosi», le accuse ai russi del capo della diplomazia americana Kerry «sappiamo tutto di quel missile», si tenta dunque di riportare a casa i resti di 298 persone su un treno diretto in una città controllata dal governo di Kiev ma sulla linea ferroviaria di Donetsk. Ed è proprio nella stazione di Donetsk, città simbolo e roccaforte del separatismo filorusso in Ucraina, che stamane è iniziato un intenso fuoco d'artiglieria, precisamente in un quartiere periferico della città dell'Ucraina orientale. Mentre i corpi delle vittime della tragedia aerea di giovedì scorso saranno trasferiti nella vicina Kharkiv - città nel nordest rimasta fedele a Kiev - solo dopo l'arrivo sul luogo dell'incidente degli esperti internazionali, che dovranno accompagnare il convoglio. Il vicepremier dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Andrei Purgin, ricorda che in questo momento i corpi finora recuperati (247 su 298) «rimangono in vagoni-frigorifero nella stazione di Torez».

Il presidente russo Putin promette la sua «piena cooperazione» al primo ministro olandese Rutte affinché i corpi delle vittime del volo MH17 e le 2 scatole nere possano essere recuperate nell'est dell'Ucraina. Ieri c'era stato un forte pressing da parte di Ue-Usa sulla Russia: «Mosca permetta l'accesso agli ispettori Osce o ne trarremo le conseguenze», avevano avvertito Germania, Francia e Gran Bretagna (minacciando la possibilità di nuove sanzioni alla Russia). Poi però Putin rifiuta ogni responsabilità e dice che la tragedia si poteva evitare e comunque è colpa del governo di Kiev. E aggiunge che il ministero della Difesa russo afferma che non è stato rilevato il lancio di alcun missile vicino la rotta del Boeing della Malaysia Airlines: era invece presente nelle vicinanze un caccia ucraino. Inoltre la Russia ha smentito oggi di aver fornito ai separatisti ucraini i missili Buk sospettati da Kiev e Washington di essere stati usati per abbattere il Boeing della Malysia Airlines: «Non ha fornito agli insorti sistemi missilistici Buk o altro materiale militare», ha detto il generale Andrei Kartapolov dello Stato maggiore russo.

A corroborare questa tesi che va contro ogni prova prodotta finora, il ministero della Difesa russo afferma che non è stato rilevato il lancio di alcun missile vicino la rotta del Boeing della Malaysia Airlines: era invece presente nelle vicinanze un caccia ucraino. Ma Kiev rilancia le accuse e risponde, annunciando di avere nelle mani prove che il missile che ha abbattuto l'aereo proveniva dalla Russia, nonostante le smentite di Mosca: il portavoce del Consiglio per la sicurezza, Andriy Lysenko ha affermato che «ci sono prove che il missile che ha colpito l'aereo é stato lanciato dai terroristi, che hanno ricevuto armi dalla Federazione russa».

La pressione internazionale ha portato Putin ad affermare che «bisogna fare tutto il possibile per garantire la sicurezza degli esperti internazionali sulla scena» del crash del volo MH17. In base alle parole di Putin, pronunciate nella notte, «sono già al lavoro i rappresentanti del Donbass, di Donetsk, i rappresentanti del ministero delle Emergenze ucraino, gli esperti malesi. Ma questo non è sufficiente. C'è la necessità che lavori sul luogo dell'incidente una squadra completa di esperti sotto l'egida dell'Icao, la corrispondente commissione internazionale. Dobbiamo fare di tutto per garantire la loro sicurezza piena e assoluta, necessaria per garantire il funzionamento dei corridoi umanitari». L' intenso scambio di accuse fra Mosca e Kiev non ha ancora permesso di assicurare i corpi delle vittime ai loro cari e le scatole nere per le necessarie verifiche e controlli internazionali.

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu dovrebbe adottare oggi una risoluzione per chiedere accesso libero e sicuro al luogo dello schianto dell'aereo della Malaysia Airlines. Stando a quanto riferito da fonti diplomatiche, nel testo, proposto dall'Australia, si chiede «a tutti i Paesi e i protagonisti della regione» di cooperare pienamente a «un'indagine internazionale completa, approfondita e indipendente», sollecitando anche «un'immediata cessazione delle attività militari, anche da parte dei gruppi armati (separatisti), nelle immediate vicinanze» al luogo dell'incidente. Nel testo si «condanna con la massima fermezza» l'attacco che ha abbattuto l'aereo e si chiede che i responsabili siano chiamati a risponderne. L'Australia ha perso 28 suoi concittadini nell'attacco costato la vita a 298 persone, la maggior parte olandesi. Il voto del Consiglio di sicurezza è previsto alle 15 locali (21 italiane).

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