Notizie EuropaAereo abbattuto, giovedì altre sanzioni Ue contro Russia su accesso ai capitali, difesa e hitech per uso civile e militare
Aereo abbattuto, giovedì altre sanzioni Ue contro Russia su accesso ai capitali, difesa e hitech per uso civile e militare
di Angela Manganaro con un articolo di Antonella Scott | 22 luglio 2014
L'aereo di linea della Malaysia Airlines che il 17 luglio si è schiantato fra i girasoli di un campo ucraino fornisce la tragica occasione per verificare in che modo l'Unione europea reagirà all'abbattimento di un aereo pieno di civili - 298 persone di cui 193 olandesi - da parte dei separatisti filorussi al confine fra Ucraina e Russia, due paesi da febbraio antagonisti in una crisi nata dalla piazza che voleva più Europa al contrario del presidente filorusso, poi destituito, Viktor Yanukovich.
Oggi a Bruxelles c'è stata una riunione dei ministri degli Esteri dei 28 Paesi Ue, le sanzioni più dure dovrebbero arrivare giovedì anche sotto la spinta di pressioni della Casa Bianca ha fatto sapere di salutarle «con favore».
Il 16 luglio, il giorno prima dell'abbattimento del MH17 da parte di un missile terra-aria di fabbricazione russa - le prove accumulate finora vanno tutte in questa direzione - erano arrivate dagli Stati Uniti le sanzioni più dure contro gli interessi di Mosca. Sanzioni che il presidente Barack Obama aveva definito «significative ma mirate»: la Casa Bianca colpiva alcune grandi banche e società del settore energia e difesa fra cui Rosneft, Novateck e Gazprombank. Rispetto alle precedenti misure imposte alla Russia, scriveva il New York Times, stavolta colpiti erano interi settori, si andava oltre i limiti imposti finora ai singoli - di solito persone vicine in vario modo a Putin - e alle aziende; da quel giorno le compagnie russe coinvolte avrebbero avuto più difficoltà a reperire capitali sui mercati americani.
Iin questi giorni la parte più irriverente della stampa inglese si è chiesta se dopo la strage delMH17 la Russia di Putin sarebbe diventata uno Stato paria. Oggi c'è stata tensione diplomatica: i ministri degli esteri europei a Bruxelles hanno deciso di rafforzare le sanzioni contro il regime siriano, fedele alleato del presidente Putin ma la vera battaglia, lo scontro all'interno dell'Europa dei 28, è stata sulla Russia. Tali e tante le posizioni e opposti gli interessi che la strage del volo malese in queste ore fa brillare.
L'iter che porterà a nuove sanzioni giovedì
Dopo varie indiscrezioni qualche risultato si è ottenuto. Poco dopo le 15, fonti diplomatiche dicono all'agenzia Reuters che oggi non sarebbero stati aggiunti nuovi nomi alla lista delle sanzioni Ue contro la Russia. Subito dopo però salta fuori l'ipotesi di restringere l'accesso russo ai capitali e pesanti sanzioni nel settore difesa e tecnologia cosa che - riferiscono tre funzionari a Bloomberg - il presidente Putin può evitare solo se accelera le indagini sull'aereo caduto. Infine, l'annuncio «giovedì nuove sanzioni»: il Consiglio dei ministri Esteri «ha deciso che la lista delle persone sanzionate sarà allargata» sulla base di quanto deciso dal vertice di mercoledì scorso e questa lista «sarà sottoposta al Coreper entro giovedì» dice il ministro degli esteri olandese Frans Timmermans.