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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2014 alle ore 09:53.
L'ultima modifica è del 26 luglio 2014 alle ore 21:00.

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L'offensiva militare scattata l'8 luglio scorso ha prodotto già oltre mille vittime tra i palestinesi e circa una quarantina tra gli israeliani: cinque i militari uccisi (tre sergenti, un sottotenente e un soldato semplice) negli scontri in diverse zone della Striscia prima dell'entrata in vigore del temporaneo cessate fuoco nella giornata di sabato. Subito dopo la scadenza della tregua e nonostante il prolungamento fino a mezzanotte locale deciso da Israele, ha lanciato un razzo contro Israele e ha sparato almeno 3 colpi di mortaio.

Dal vertice di Parigi tra i ministri degli Esteri di Stati Uniti, Qatar, Turchia e dei principali Paesi europei, era arrivato un appello a estendere la tregua. Il governo israeliano ha risposto con un prolungamento fino alla mezzanotte locale (le 23 italiane). Mentre il portavoce di Hamas ha respinto la proposta di estensione.

Summit diplomatico a Parigi:prolungare di 24 ore il cessate il fuoco
I ministri degli Esteri di Francia, Usa, Italia, Qatar, Turchia, Germania ed altri paesi si sono riuniti a Parigi per un minivertice e hanno lanciato un appello affinché l'accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che scade alle ore 20 di sabato, sia prolungato per «24 ore rinnovabili». Lo ha chiesto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. All'incontro, in mattinata, ha partecipato anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini che ha cercato di raggiungere un'intesa insieme al segretario di Stato Usa, John Kerry, il collega francese Laurent Fabius, il britannico Philip Hammond e il tedesco Frank-Walter Steinmeier. All'incontro erano presenti anche il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu e il qatariota, Khalid Bin Mohammed AlAttyah che ieri a Doha ha incotnrato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal. «È stata una riunione positiva. Qui siamo tutti per un'estensione del cessate il fuoco a Gaza», ha detto il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius al termine della riunione. «Ora la priorità è fermare la perdita di vite umane», ha aggiunto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, da Parigi. «L'incontro è stato molto utile per fare il punto della situazione e coordinare gli sforzi per giungere a un'estensione del cessate il fuoco» ha detto, sottolineando che dovrà essere «sostenibile nel lungo periodo».

Prima dell'entrata in vigore della tregua umanitaria, è stato ucciso il 15enne Hossam Yassin, nipote dello sceicco Yassin, la guida spirituale di Hamas morto in un attacco israeliano nel marzo 2004.

Gli scontri e il bilancio delle vittime
Otto palestinesi, tra cui quattro bambini, sono stati uccisi durante un raid aereo israeliano a Khan Younes, a sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito i soccorritori. Una ventina di persone sono rimaste ferite nell'attacco, avvenuto poche ore prima dell'entrata in vigore di un cessate-il fuoco di 12 ore. Secondo il portavoce dei servizi di pronto soccorso palestinesi, sarebbero 85 i cadaveri recuperati in vari punti della Striscia di Gaza dopo l'inizio della tregua di 12 ore. I resti umani sono stati trasferiti negli obitori degli ospedali dell'intero territorio: dal capoluogo al settore centrale, dal nord al sud. Qudra ha avvertito che ci si deve attendere un ulteriore incremento nel numero dei corpi recuperati. Il computo dei morti accertati ha raggiunto quasi le mille persone tra i palestinesi dall'inizio dell'offensiva, ossia dall'8 luglio. Stando all'Unicef tra le vittime dei 19 giorni di conflitto vi sono almeno 192 bambini. Da parte israeliana 37 militari sono stati uccisi nel corso delle operazioni, mentre due civili e un cittadino tailandese sono rimasti vittime dei razzi sparati dalla Striscia.

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