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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2014 alle ore 09:45.
L'ultima modifica è del 05 agosto 2014 alle ore 15:21.

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(Afp)(Afp)

A quasi un mese dall'inizio dell'operazione Protective Edge iniziata l'8 luglio, l'esercito israeliano non è più nella Striscia: un portavoce militare ha dichiarato che «tutte le forze sono uscite da Gaza». Israele ha così confermato il ritiro dell'esercito, come previsto dalla tregua di 72 ore iniziata stamane alle otto ora locale (le sette in Italia). Israele aveva annunciato stamattina il totale ritiro dalla Striscia di Gaza, poiché le forze di terra hanno completato la distruzione di tutti i tunnel scavati dalla guerriglia palestinese, la via più pericolosa a disposizione dei terroristi secondo gli israeliani.

La tregua di 72 ore tra Israele e Hamas mediata dall'Egitto è entrata in vigore preceduta da una ventina di razzi lanciati da Hamas verso una serie di comunità israeliane.

A New York, all'Onu, si sta elaborando una bozza di risoluzione su Gaza approdata sul tavolo del Consiglio di sicurezza. Le Nazioni Unite devono svolgere un'indagine completa e trasparente sugli attacchi alle scuole Unrwa (l'agenzia Onu per i profughi palestinesi) in modo che gli autori siano chiamati a rispondere delle loro reponsabilità, è scritto nella bozza.

A Tel Aviv il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per oggi il gabinetto di sicurezza del governo. I ministri esamineranno la tenuta della tregua a Gaza e la possibilita' di inviare emissari al Cairo, dove già si trova una delegazione palestinese.

Nonostante il ritiro, i riservisti israeliani non sono stati rilasciati dal servizio e l'esercito ha fatto sapere che rimane pronto a intervenire qualora Hamas dovesse interrompere la tregua: «L'Idf (l'esercito israeliano) sarà ridispiegato in posizioni difensive fuori della Striscia di Gaza e manterremo queste posizioni difensive», ha dichiarato il tenente colonnello Peter Lerner.

Al Cairo una "delegazione israeliana è attesa nelle prossime ore" per partecipare a negoziati con i palestinesi per un cessate il fuoco duraturo a Gaza, riferiscono fonti aeroportuali della capitale egiziana. Nell'annunciare che la delegazione palestinese aveva informato l'Egitto del proprio assenso al cessate il fuoco di 72 ore iniziato stamattina, un importante esponente palestinese al Cairo aveva confermato che durante questi tre giorni responsabili egiziani terranno colloqui con entrambi le parti per raggiungere un accordo di tregua e porre fine alla guerra. Lo riferisce l'agenzia egiziana Mena citando Azzam al-Ahmed, componente del comitato centrale di Fatah e consigliere del presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. Al-Ahmed presiede la delegazione palestinese composta anche da Hamas e lo Jihad islamico.

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