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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2014 alle ore 07:09.
L'ultima modifica è del 12 agosto 2014 alle ore 21:13.

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Robin WIlliams (Reuters)Robin WIlliams (Reuters)

Robin Williams si è impiccato usando una cintura, nella sua casa in California. Lo ha detto la polizia della contea di Marin, in California, spiegando anche che sono state rinvenute ferite superficiali sui polsi dell'attore e un coltello da tasca vicino al corpo.

Robin Williams era in cura per la depressione. Lo ha confermato la polizia, aggiungendo che l'attore ha assunto i farmaci per la cura anche prima della morte. Non è chiaro se Williams fosse in stato di alterazione a causa dei farmaci al momento del suicidio: per acertarlo saranno condotti test tossicologici.

Il corpo è stato trovato dalla sua assistenza personale, ha affermato la polizia, senza precisare in che stanza sia stato trovato il corpo e senza dire se Williams abbia lasciato o meno un biglietto. «'Era in una posizione seduta, leggermente sospeso da terra».

L'allarme è arrivato alle 11.55 e la morte è stata dichiarata alle 12.02. Il corpo di Williams è stato «trasportato dalla scena dell'incidente all'obitorio, dove l'autopsia è stata condotta prima di questa conferenza stampa», ha detto la polizia. Le prime analisi «non hanno rivelato alcuna ferita da scontri fisici con altri» e «i risultati preliminari indicano che la sua vita è finita per impiccagione».
L'attore, che soffriva di una grave depressione, lascia la moglie, Susan Schneider, e tre figli.

Il mondo del cinema è sotto shock. Williams è stato visto vivo l'ultima volta domenica sera alle 22. L'agente di Williams, Maxa Buxbaum, ha riferito che negli ultimi tempi il geniale interprete di tante commedie intrise di surrealismo soffriva di profonda depressione. In passato l'artista aveva ammesso apertamente i propri problemi con l'alcol.

Robin Williams ha vinto un Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per «Genio ribelle» (Good Will Hunting) ed è stato protagonista di tanti film come «Good Morning Vietnam», «L'attimo fuggente», «Hook - Capitan Uncino», «Mrs. Doubtfire» e della serie «Mork e Mindy».

In una nota la famiglia ha chiesto il rispetto della privacy. «Ho perso mio marito e il mio miglior amico. Il mondo ha perso uno degli artisti e delle persone più amate - ha scritto la moglie Susan Schneider -. Ho il cuore spezzato e speriamo che Robin venga ricordato non per la sua morte ma per gli innumerevoli momenti di gioia e riso che ha dato a milioni di persone».

Da Obama a Spielberg: omaggio dei grandi
La scomparsa di Robin Williams lascia l'industria cinematografica e non solo senza parole: uno shock inatteso che coglie alla sprovvista. Barack Obama, dalle vacanze a Martha's Vineyard, esprime le sue condoglianze a famiglia e amici: «con il suo talento incommensurabile ci ha fatto ridere e piangere»', con i suoi ruoli da «''medico a genio, da tata a presidente e tutto quello che c'è in mezzo».
«Era un comico geniale, non posso credere che se ne sia andato» sono le parole del regista Steven Spielberg.
Conan O'Brien, il popolare conduttore di Tonight Show, dà la notizia in diretta e non riesce a mascherare il suo dolore: «È triste sotto ogni punto di vista. Siamo assolutamente senza parole», afferma O'Brien, dei cui salotti televisivi Williams era un assiduo frequentatore.
Il piccolo schermo, a cui deve il suo successo, lo piange. Hollywood si inchina. Era «un'anima generosa. È difficile immaginare che un'energia inarrestabile possa essersi fermata», sono le parole di Meryl Streep, che ne ricorda la profonda amicizia con Christopher Reeve, il primo Superman. «Erano compagni alla Juillard, e nei suoi confronti e in quelli della sua fondazione è sempre stato molto leale».

Lo ricordano anche i ragazzi de L'attimo Fuggente, come Josh Charles: «il tuo humour, come hot jazz, era superato solo dalla tua sensibilità, compassione e gentilezza. Sarò per sempre in piedi sul mio banco per te». «Ha reso il mondo un po' migliore», secondo Steve Carell, mentre Michael J. Fox lo ricorda come «notoriamente gentile, ferocemente divertente un genio e un'anima gentile». Jared Leto lo saluta così: «Grazie allo splendidamente originale coraggioso artista che è #RobinWilliams. Ci hai insegnato a come restare dritti sul bordo, senza paura a brillare». «E' andato via ma non sarà mai dimenticato» mette in evidenza Morgan Freeman. Gli rendono omaggio anche le star dell'hip hop, da Snoop Dogg a Diddy, che posta una foto dell'attore sorridente, scrivendo solo ''RIP''.

Mentre centinaia di fan si riuniscono davanti alla casa di San Francisco e sulla stella che gli è stata dedicata sulla Walk of fame a Hollywood, dove lasciano biglietti e fiori, a piangere sono anche le truppe americane. Williams si è infatti recato più volte in Afghanistan e in Iraq: il suo obiettivo era quello di tirare su il morale delle truppe americane, sulla scia di «Good Morning, Vietnam», quando interpretava un Dj. «Ha intrattenuto i soldati nelle zone di guerra e con la sua attivita' filantropica ha aiutato i veterani. Era un difensore leale e compassionevole - afferma il ministro della Difesa americano, Chuck Hagel - di coloro che servono in uniforme». Da Washington arriva anche l'ultimo saluto dal segretario di Stato, John Kerry, che lo definisce un genio creativo e un cittadino impegnato.

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