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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2014 alle ore 12:49.
L'ultima modifica è del 19 agosto 2014 alle ore 16:14.

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La leadership dell'autoproclamata repubblica di Donetsk ha accusato l'esercito ucraino di aver bombardato un asilo a Makievka uccidendo oltre 10 bambini. «Le informazioni sono state confermate. Gli accertamenti preliminari indicano che più di 10 bambini sono stati uccisi», ha detto il vice premier Andrei Purghin. Non ci sono altre conferme.

A Lugansk si combatte «strada per strada»
L'esercito ucraino e i miliziani filorussi stanno combattendo casa per casa nelle strade di Lugansk. Lo si apprende dai militari ucraini. «Un distretto di Lugansk è stato liberato - afferma il portavoce Andriy Lysenko - ora la battaglia è nelle strade del centro città».Lo stesso Lysenko ha reso noto che sono stati ritrovati quindici cadaveri di civili del convoglio in fuga da Lugansk colpito ieri. Kiev accusa i filorussi, che respingono invece ogni responsabilità. Lysenko ha anche reso noto che, nelle ultime 24 ore, l'esercito ucraino ha registrato delle perdite nell'est del Paese: complessivamente 1 morto e 28 feriti.

Trovati 15 corpi dopo attacco a convoglio profughi
I corpi recuperati dei 15 civili facevano parte di un convoglio di profughi colpito ieri dai ribelli filo-russi nei pressi di Lugansk, mentre tentava di lasciare le zone di conflitto in auto e pullman, ma ci sono alcuni elementi ancora non chiariti della vicenda. «Ieri i terroristi hanno colpito una colonna di profughi che stava viaggiando con bandiere bianche da Lugansk a Lutuguine, località sotto il controllo militare ucraino. Sono stati recuperati 15 corpi di civili», ha detto il portavoce, che ieri aveva riferito di «decine di morti».

Esplosioni a Donetsk
Nel frattempo si susseguono le esplosioni a Donetsk, nell'Est dell'Ucraina, mentre resta critica la situazione in una delle ultime roccaforti dei separatisti filorussi e le truppe di Kiev non fermano la propria offensiva. Ieri la città è rimasta senza acqua potabile, oggi il più grande impianto di elettrodomestici dell'Ucraina «Nord» ha sospeso la sua produzione sino al 1 settembre. Ufficialmente a causa di problemi con la consegna dei materiali, secondo il sito web della società.
L'impianto è il più grande produttore in Europa orientale di grandi elettrodomestici e apparecchiature commerciali. I suoi prodotti vengono esportati in Paesi europei (Germania, Francia), oltre che in Asia. Ma Donetsk è sotto assedio e i componenti e i prodotti finiti non arrivano e non possono essere spediti.

Verso vertice tra Russia e Ucraina
Il 26 agosto i leader di Ucraina, Russia assieme ai leader dell'Unione europea, si incontreranno a Minsk. All'incontro, nell'ambito dei negoziati multilaterali sull'energia tra Kiev, Mosca e Ue parteciperanno il presidente russo Vladimir Putin - la sua presenza è stata confermata oggi dal portavoce del Cremlino - e il presidente ucraino, Petro Poroshenko. Sarà l'occasione per i due leader per guardarsi in faccia e tentare di affrontare le questioni legate alla sicurezza e alla stabilizzazione nell'Est dell'Ucraina. Saranno presenti al meeting del 26 agosto anche i leader di Kazakhistan e Bielorussia.

Il bilancio delle vittime
Secondo le Nazioni Unite, da metà aprile al 10 agosto in Ucraina sono morti a causa degli scontri tra autorità di Kiev e filorussi più di 2.000 civili, mentre circa 5.000 sono rimasti feriti.

La visita della Merkel il 23 agosto
Il governo tedesco ha confermato la visita a Kiev del Cancelliere Angela Merkel il 23 agosto prossimo, su invito del presidente ucraino Petro Poroshenko: oltre al capo dello Stato, Merkel incontrerà anche il premier Arseni Yatseniuk.
Lunedì Merkel aveva ribadito che l'Occidente deve mantenere le sanzioni in vigore contro la Russia: «Le sanzioni devono essere mantenute per dimostrare che facciamo sul serio: non è auspicabile restare a braccia conserte e permettere che si verifichi un inasprimento delle tensioni». «Occorre certamente trovare una soluzione politica, ma ritengo che sia necessario adottare delle sanzioni nei confronti della Russia per dimostrare la serietà delle nostre convinzioni» aveva concluso il Cancelliere, la cui visita a Kiev avverrà alla vigilia della festa nazionale ucraina.

Mosca: pronti a rispondere in caso di nuove sanzioni
Da parte sua la Russia si è detta pronta a rispondere all'Occidente in caso di nuove sanzioni, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov all'agenzia Ria Novosti: «si stanno esaminando ulteriori misure da approvare» se Ue e Usa «continueranno a ricorrere alla politica non costruttiva e addirittura distruttiva» delle sanzioni.

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