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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2014 alle ore 19:57.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 22:40.

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Le commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno dato il via libera alla riformulazione dell'emendamento del deputato leghista Gianluca Pini: la partecipazione dell'Italia alle future missioni anti-pirateria, una volta concluse quelle ancora in corso, sarà legata alla soluzione della vicenda dei marò. Lo spiega Elio Vito, presidente Commissione Difesa della Camera.

La riformulazione dell'emendamento leghista
La riformulazione dell'emendamento del deputato leghista Gianluca Pini, che prevedeva la sospensione immediata della partecipazione italiana alle missioni 'Atalanta' e 'Ocean Shield', è stata proposta dallo stesso presidente della commissione Difesa Vito e ha ottenuto l'approvazione di tutti i gruppi. Una volta scaduto il termine - avverrà il 31 dicembre - della partecipazione italiana alle missioni anti-pirateria Ue e Nato nell'Oceano Indiano, un successivo appoggio da parte dell'Italia sarà subordinato alla soluzione del caso dei due fucilieri italiani, si sottolinea nell'emendamento, che domani, assieme al decreto di Proroga delle missioni internazionali, approderà in Aula alla Camera

Pinotti: situazione insostenibile
Sulla vicenda dei due marò trattenuti all'ambasciata italiana in India in attesa di processo, è tornata Roberta Pinotti, in audizione alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato. Il ministro della Difesa, che il 1° settembre era volata in India dopo la notizia del malore di Massimiliano Latorre ha parlato di «situazione insostenibile». E ha aggiunto: «Lavoriamo a 360 gradi per risolvere il caso dei due marò. Abbiamo sempre sostenuto che non possono essere giudicati in India. È pronta l'internazionalizzazione della controversia, ma se si apre un canale più rapido lo seguiremo».

Latorre ha ripreso 85% sue funzioni
Pinotti ha reso noto inoltre che Massimiliano Latorre, dopo la leggera ischemia che lo ha colpito nei giorni scorsi, «ha avuto una ripresa dell'85% delle sue funzioni e la prossima settimana raggiungerà il 92%». Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato. «Fortunatamente - ha spiegato Pinotti - l'intervento dei medici indiani è stato ineccepibile. Io sono subito partita per verificare le sue condizioni e non mi sono trattenuta più a lungo».

Meloni: Renzi e Napolitano si offrano al posto dei marò
Intanto Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) prosegue la sua battaglia politica anche fuori dal Parlamento e torna ad accendere i fari - assieme a Ignazio La Russa e Gianni Alemanno - davanti a Montecitorio per esprimere solidarietà di Fdi-An e chiedendo il «ritiro immediato dei militari e conseguente sospensione delle missioni di pace». Ma la Meloni non si è fermata qui e con una provocazione politica ha avanzato la richiesta di una sorta di scambio di prigionieri: «se fossi in Napolitano o Renzi - ha infatti scandito in piazza - chiederei al Governo indiano di prendere me al posto dei due militari».

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