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Questo articolo è stato pubblicato il 07 settembre 2014 alle ore 09:23.
L'ultima modifica è del 07 settembre 2014 alle ore 10:50.

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Il fuciliere di marina Massimiliano Latorre è stato dimesso oggi dall'ospedale di New Delhi dov'era ricoverato per un attacco ischemico transitorio. Lo ha appreso l'Ansa a New Delhi da fonti mediche. Il paziente «si sta riprendendo molto bene» e «dovrà solo tornare in ospedale fra qualche giorno per un controllo di routine del decorso del suo recupero».

Il ricorso alla Corte suprema indiana
È presumibile che Latorre sia rientrato nella sua residenza nell'ambasciata d'Italia nella capitale indiana. Domani il team dei legali della difesa presenterà una istanza per il suo trasferimento in Italia per proseguire le cure volte al suo pieno ristabilimento. Il ricorso sarà presentato alla Corte Suprema indiana. E' possibile che una decisione del massimo tribunale indiano sul caso possa giungere nel giro di alcuni giorni. Massimiliano Latorre e il collega Salvatore Girone sono trattenuti in India dal febbraio 2012 (in attesa di processo) con l'accusa di aver ucciso due pescatori mentre erano in servizio anti pirateria a bordo della petroliera Enrica Lexie al largo delle coste del Kerala.

I legali: servono cure adeguate
I legali dello studio Titus, quello che difende i due Fucilieri, hanno spiegato che le condizioni di Latorre sono migliorate e le cure ricevute sono soddisfacenti, ma nel ricorso si sottolinea come la vicinanza della compagna e dei figli ne favorirebbero la piena ripresa dall'ischemia, riducendo i rischi di recidiva come lo stress.

Pinotti, lavoriamo a 360 gradi per soluzione rapida
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, che si è recata in India il 1° settembre per accertarsi di persona delle condizioni di salute di Latorre, al termine della sua audizione alle commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato il 3 settembre, aveva dichiarato: «Lavoriamo a 360 gradi per risolvere il caso dei due marò. Abbiamo sempre sostenuto - ha aggiunto - che non possono essere giudicati in India. È pronta l'internazionalizzazione della controversia, ma se si apre un canale più rapido lo seguiremo».

Emendamento Camera: missioni anti-pirateria legate a vicenda marò
Intanto, sempre il 3 settembre, le commissioni Esteri e Difesa della Camera, impegnate nella discussione del decreto che rifinanzia le missioni militari italiane all'estero, hanno dato il via libera alla riformulazione di un emendamento leghista in base alla quale la partecipazione dell'Italia alle future missioni anti-pirateria, una volta concluse quelle ancora in corso, sarà legata alla soluzione della vicenda dei marò.

Il processo
Sul fronte processuale, potrebbe essere affidato a un nuovo giudice di New Delhi il processo ai due militari, che il primo agosto era stato aggiornato al 14 ottobre. Il magistrato che presiede il tribunale speciale indiano della «session court» a cui è affidato il caso, Bharat Parashar, si occupa infatti dello scandalo delle concessioni minerarie alle compagnie del carbone, un caso al centro del dibattito politico, ed è impegnato in udienze quotidiane che secondo fonti giudiziarie non gli permetteranno di guidare il processo ai due Fucilieri di Marina.

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