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Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2014 alle ore 08:55.
L'ultima modifica è del 10 settembre 2014 alle ore 14:51.

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(Afp)(Afp)

A Maranello finisce l'era Montezemolo durata 23 anni. Dal 13 ottobre Luca Cordero di Montezemolo non sarà più presidente della Ferrari «su sua richiesta», si legge nel comunicato stampa diffuso questa mattina. L'addio arriverà a conclusione del festeggiamento dei 60 anni di Ferrari in America. Al suo posto arriverà Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fca, esattamente come ipotizzava il mercato. L'avvicendamento pone termine alla "repubblica indipendente" di ferrari nell'ambito del gruppo torinese e la integra di fatto anche nella gestione all'interno di Fca in vista della prossima quotazione a New York. Questo permetterà al gruppo di beneficiare a pieno del valore che Ferrari potrà portare al titolo.

«Del futuro della Ferrari - ha commenta Marchionne - io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso week-end. Voglio ringraziare personalmente Luca per quanto ha fatto per la Fiat, per la Ferrari e per me».

E un ringraziamento al manager arriva anche dalla famiglia Agnelli attraverso le parole del presidente di Fiat John Elkann: «Desidero ringraziare Luca a nome della mia famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e per la Ferrari. Ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione. A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale, con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere».

Marchionne coglie l'occasione, poi, per ricordare il percorso fatto insieme negli ultimi dieci anni: «Nel 2003 Luca ed io siamo stati nominati lo stesso giorno consiglieri di amministrazione della Fiat. Un anno dopo siamo diventati presidente lui e amministratore delegato io. Abbiamo lavorato insieme nei primi anni, condividendo preoccupazioni, problemi e successi. Come presidente della Ferrari ha portato l'azienda ad un livello tecnologico e organizzativo di eccellenza e ha ottenuto importanti risultati economici».

Da parte sua, Luca di Montezemolo, in un comunicato della casa del Cavallino rampante, conferma il ruolo che avrà il marchio premium del gruppo nell'ambito del debutto Oltreoceano: «La Ferrari avrà un ruolo importante all'interno del gruppo Fca nella prossima quotazione a Wall Street e si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall'amministratore delegato del gruppo. Finisce un'epoca e ho quindi deciso di lasciare la presidenza dopo quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili, dopo quelli passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta».

«Il mio ringraziamento - prosegue Montezemolo - va innanzi tutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell'azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo. Un saluto e un ringraziamento a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, ai dealer di ogni Paese e in modo particolare ai clienti e ai collezionisti con cui condivido la
stessa passione. Ma il mio pensiero va oggi anche ai nostri tifosi che non hanno mai fatto mancare alla Scuderia il loro entusiasmo soprattutto nei momenti più difficili.
La Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e
onore esserne stato il leader. Le ho dedicato tutto il mio impegno ed entusiasmo e
insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante
della mia vita».

«Auguro agli azionisti - conclude il comunicato di Montezemolo -, e in particolare a Piero Ferrari che mi è stato sempre vicino, e atutte le persone dell'Azienda ancora tanti anni di successo che la Ferrari merita».

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