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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2014 alle ore 13:26.
L'ultima modifica è del 19 settembre 2014 alle ore 18:12.

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(Afp)(Afp)

Primi bombardamenti francesi in Iraq contro una «base logistica» dello Stato Islamico nel nord del Paese. Lo annuncia l'Eliseo in un comunicato, spiegando che la base è stata «completamente distrutta». «Questa mattina alle 9.40 - ha spiegato l'Eliseo - aerei Rafale hanno effettuato un primo bombardamento contro un deposito logistico dei terroristi di Daech (acronimo arabo per Stato islamico, ndr) nel nord-est dell'Iraq. L'obiettivo è stato colpito e completamente distrutto».

Secondo la Difesa, l'operazione si è svolta nella regione di Mosul. Il gruppo di attaco era composto da due caccia «equipaggiati con bombe aria-terra guidate laser gbu 12», un aereo da rifornimento C-135 Fr e da un aereo di pattugliamento marittimo Atlantique 2. Ieri, nel corso della riunione del consiglio di difesa, il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, aveva parlato «di possibili manovre tattiche per distruggere i bersagli». Questa mattina, al termine di una nuova riunione del consiglio, il capo dello Stato ha dato il via libera al raid aereo.

Ieri, nel corso di una conferenza stampa, François Hollande aveva detto che la Francia avrebbe agito rapidamente, una volta individuati i bersagli da colpire. Da inizio settimana, caccia francesi della base di Al-Dhafra, negli Emirati Arabi, hanno effettuato in media una ricognizione al giorno in Iraq per identificare i potenziali bersagli: depositi logistici, veicoli o campi base. Sei Rafale, diversi aerei da trasporto o da rifornimento e circa 750 militari francesi stazionano abitualmente nella base emiratina che costituisce la testa di ponte militare francese nella regione.

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