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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2014 alle ore 20:47.
L'ultima modifica è del 24 settembre 2014 alle ore 08:12.

I debiti della Pa pagati ai creditori ad oggi ammontano a 31,3 miliardi mentre le risorse rese disponibili agli enti debitori sono in totale 38,4 miliardi, il 68% dello stanziamento del 2013. È quanto si legge sul sito del Mef che ha aggiornato lo stato di avanzamento del pagamento dei debiti della Pa. Il ministero comunica inoltre che «le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno registrato un'impennata con più di 3.600 richieste nella prima settimana di agosto (più di quattro volte la media dell'anno)». Mentre sul piano degli adempimenti , si specifica che «sono stati predisposti tutti gli atti e le convezioni che consentono di dare piena attuazione al decreto legge 66/2014 che dispone la garanzia dello Stato sui crediti certificati». Complessivamente lo Stato ha reso disponibile risorse e strumenti finanziari pari a un importo complessivo di circa 57 miliardi per il pagamento di debiti maturati al 31 dicembre 2013.
Tra settembre-novembre altri 9 miliardi erogati
Il Mef annuncia inoltre che «tra settembre e novembre dovrebbero essere richiesti da Regioni e Comuni e quindi erogati dal Tesoro circa 9 miliardi, che si aggiungono ai 38 già erogati». Inoltre il Tesoro comunica che «sulla base delle richieste degli enti debitori e delle indicazioni che provengono da altre fonti, tra le quali le richieste di certificazione del credito da parte dei fornitori, le risorse fin qui stanziate sembrano essere più che sufficienti a smaltire il debito 'patologico', in linea con le stime della Banca d'Italia».
La polemica sul saldo dei debiti
Sul saldo dei debiti della Pa, è scoppiata in questi giorni una polemica. Per il governo i debiti sono «tutti pagabili». Ed è stata rispettato l'impegno assunto dal premier sei mesi fa nel salotto televisivo di Porta a Porta, che aveva promesso di chiudere la partita entro lo scorso 21 settembre, il giorno di San Matteo. No, non è vero: quelli per le infrastrutture «sono bloccati», hanno denunciato tra gli altri le imprese dell'edilizia. Prima di quello odierno l'ultimo aggiornamento ufficiale risaliva al 21 luglio. E parlava di 26,1 miliardi pagati alle imprese su 30 distribuiti alle Pa, la metà dei 56,8 miliardi messi a disposizione per tutta l'operazione.
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