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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2014 alle ore 11:52.
L'ultima modifica è del 27 settembre 2014 alle ore 14:11.

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«La pagina migliore l'Italia la deve ancora scrivere e tutti insieme la scriveremo». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in un video registrato sul volo che lo riportava a Roma e postato sul canale Youtube del Governo e su Facebook, ha fatto un bilancio della sua missione in Usa. «L'Italia - ha sottolineato - può pensare al futuro». Nel video di poco più di 4 minuti realizzato in volo Matteo Renzi descrive il suo viaggio «partito dal futuro» della California, della Silicon Valley e «dal presente» di New York.

L’Italia è un Paese infinito, pieno di risorse e di bellezze
«Ci sono tante donne e uomini che continuano a credere che l'Italia non sia un Paese finito ma un Paese infinito, pieno di risorse e bellezza», ha detto Renzi, spiegando spiega che «in questa missione impreziosita anche dall'incontro con Obama, Bill Clinton, Hillary Clinton e con il segretario generale dell'Onu abbiamo soprattutto ricordato una frase di un grande personaggio delle nazioni unite, Dag Hammarskjold, , che diceva “al passato grazie al futuro sì”. Se ci pensate è anche l'emblema dell'Italia e di quelle donne e uomini che continuano a credere che l'Italia non sia un paese finito ma un paese infinito, pieno di risorse e bellezza».

Ora a Detroit si parla italiano
Quello negli Stati Uniti è stato un viaggio anche nel passato, «un passato che però ha saputo cambiare», ha affermato il presidente del Consiglio. «Il passato di Detroit, sede della Fiat Chrysler, pensate, il secondo edificio più grande in America dopo il Pentagono. Un edificio - ha sottolineato il capo del Governo - nel quale oggi si parla anche italiano, grazie alla intuizione di Sergio Marchionne e dei suoi collaboratori». É la storia, ha detto ancora Renzi, «di due aziende che stavano fallendo, Fiat e Chrysler, risollevate e a cui è stato assicurato un futuro. Il futuro di Grugliasco, il futuro di Melfi, il futuro di tanti stabilimenti in Italia, anche e soprattutto il futuro di chi pensa che non c'è soltanto il ricordo di ciò che abbiamo fatto, c'è voglia di costruire il domani».

Il Mediterraneo cuore dell’Europa, non cimitero
Il Mediterraneo mare del dialogo: è il messaggio che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ribadito. Ripercorrendo i temi del suo intervento davanti all'Onu, ha sottolineato l'importanza di ricordare le decine di migliaia di migranti salvati grazie all'operazione Mare nostrum. «Noi vogliamo - ha insistito Renzi - che il Mediterraneo sia il cuore dell'Europa e non il cimitero del mondo. Noi vogliamo che il Mediterraneo torni a essere, diceva un grande sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, il prolungamento del lago di Tiberiade, il luogo nel quale persone di storie diverse, di esperienze diverse, aggiungo oggi di religioni diverse, possano dialogare, possono condividere e perché no costruire quella pace di Abramo che manca in Libia, sicuramente ma soprattutto manca nella terra che ha dato origine e che per tanti credenti è la Terrasanta».

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