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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2014 alle ore 12:19.
L'ultima modifica è del 06 ottobre 2014 alle ore 19:53.

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Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)

Panucci (Confindustria): attese per investimenti in legge di Stabilità
Sulla scia dello Sblocca Italia, decreto considerato «decisivo per il rilancio degli investimenti» gli imprenditori ripongono grandi speranze sulla legge di Stabilità in via di definizione. Presentando il VI rapporto sulla coesione economica, sociale e territoriale in Europa, la direttrice generale di Confindustria, Marcella Panucci, oggi ha spiegato che per il modo delle imprese « il vero consolidamento di un clima di fiducia si avrà soltanto attraverso una forte politica che rilanci gli investimenti privati ma anche e soprattutto gli investimenti pubblici». Grandi attese dunque per la legge di Stabilità e«le politiche che il governo si appresterà a varare per garantire un rilancio degli investimenti pubblici la cui curva è stata, purtroppo, costantemente decrescente negli ultimi anni fino a toccare l'1,4% del Pil, il punto più basso mai toccato».

Utilizzare i fondi Ue come «leva anticrisi»
Panucci ha poi indicato nei «20 miliardi di Fondi Ue» a disposizione ogni anno con i nuovi programmi 2014-2020 le risorse che l’Italia potrebbe utilizzare per «cambiare volto al Paese», superando «la fase stagnate dell'economia». Per il Dg di via le dell’Astronomia, i fondi europei «sono un'opportunità non ancora sfruttata appieno. I ritardi della spesa del programma 2007-2013, l'avvio dei nuovi programmi e le risorse nazionali per la coesione mettono nelle mani del Governo nazionale e delle istituzioni locali circa 20 miliardi l'anno per i prossimi 8 anni. Si tratta di una leva» anticrisi «che può rivelarsi decisiva».

Boccia ai sindaci: in manovra anche superamento Patto stabilità
Incontrando i sindaci d’Italia a Montecitorio il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ha invece confermato il superamento del patto di Stabilità per le spese da investimento delle amministrazioni locali. La misura, prevista dal Def aggiornato dal governo, verrà recepita dalla legge di stabilità. «Il governo ha chiesto alla Commissione europea di spostare il pareggio di bilancio dal 2016 al 2017, di conseguenza troverei bizzarro di chiedere ai Comuni di anticipare il pareggio di bilancio dal 2016 al 2015», ha spiegato Boccia nel suo intervento, che ha sollceitato da Anci e dai sindaci «contributi costruttivi» per «modificare in maniera irreversibile il funzionamento dei dei meccanismi che hanno finora caratterizzato l'attuale funzionamento delle entrate tributarie».

Fassino (Anci) parità di trtattamento su spendig review di centro e periferia
Preoccupato per le prospettive degli enti locali in vista delle decisioni sulla legge di Stabilità il leader dell’Anci e sindaco di Torino Piero Fassino, che nell’incontro tra sindaci e parlamentari a Montecitorio ha chiesto al governo parità di trattamento in materia di riduzione di spesa e tagli agli sprechi tra amministrazioni centrali e locali. «Dal 2007 a oggi - ha ricordato Fassino- i Comuni sono stati chiamati a contribuire al risanamento dello Stato per oltre 17 mld. La spesa pubblica dei Comuni è costantemente diminuita, al contrario della spesa statale che continua a crescere. Sull'intero debito pubblico, la quota dei comuni è ridotta al 2,5% mentre il peso dei comuni sulla spesa pubblica è sceso al 7,6%. Uno sforzo enorme che non è stato imposto nè richiesto allo Stato e alle sue amministrazioni centrali. Suscita amarezza assistere alla rappresentazione dei Comuni come luogo dello spreco».

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