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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2014 alle ore 14:53.
L'ultima modifica è del 12 ottobre 2014 alle ore 16:54.

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Marco Doria, sindaco di Genova (Ansa)Marco Doria, sindaco di Genova (Ansa)

Il comune di Genova sospenderà i termini per il pagamento di Tasi, Imu e Tari. Lo ha detto il sindaco, Marco Doria, in queste ore nel mirino perché ritenuto uno dei responsabili del disastro seguito all’alluvione a tre anni da un analogo episodio con la città sott’acqua, danni e vittime. Oltre alla sospensione delle imposte comunali, Doria dice che sarebbe «opportuno che vengano sospese anche le altre imposte, quelle non comunali, che gravano su coloro che sono stati danneggiati dall'alluvione. Esattamente così come è stato fatto con decreti specifici del Governo per i terremotati». L’allerta massima è stata fissata fino alla mezzanotte di lunedì.

Il sindaco risponde così a chi gli chiede di dimettersi: «Posso anche pensarci e, se fossi sicuro che le mie dimissioni accelerassero le procedure per gli interventi, lo farei anche subito». Sono alcuni cittadini che gli hanno chiesto di lasciare e gli hanno inviato questa mattina la richiesta, contestandolo a Genova nel corso di un sopralluogo nelle zone più colpite dall'alluvione.

L’esercito in città
Su disposizione della prefettura uomini e mezzi dell'esercito sono entrati in azione in città per il ripristino della viabilità nel quartiere Foce, in via Ivrea e via Diaz. Da questa mattina stanno operando anche in via Volturno. Altre unità dell'esercito, una batteria del primo reggimento artiglieria da montagna e un ulteriore plotone del secondo reggimento genio pontieri per un totale di circa 100 uomini, sono arrivati a Genova in tarda notte. Altri 200 militari sono disponibili in caso di necessità.

Il presidente della Regione
«Se ricevo il via libera dall' Avvocatura dello Stato e dal Governo, in pochi giorni affido l'opera per la messa in sicurezza del Bisagno». Lo dice presidente della Regione, Claudio Burlando, annunciando la volontà di forzare la mano per superare i contenziosi per il rifacimento della copertura del torrente che da anni provoca distruzione e morti.

Il cardinale
«Nessuno deve vedere lo Stato distratto e lento rifugiarsi dietro il primato delle responsabilità, dietro un'inaccettabile e macchinosa burocrazia che per assicurare legalità e trasparenza fa affondare nel fango chi ha perso tutto». Così il cardinale Bagnasco parlando dell'alluvione di Genova, torna ad accusare i responsabili della lentenzza degli i interventi durante l'omelia pronunciata alla messa celebrata nella chiesa di Via Canevari, interessata dall'alluvione.

Beppe Grillo
Interviene nell’emergenza cittiadina un illustre genovese al raduno del movimento 5 stelle romano al Circo Massimo. È Beppe Grillo che annuncia: domani andiamo a chiedere le dimissioni» del sindaco di Genova. Poi, ai cronisti che incalzavano, «quindi chiederete le dimissioni di Doria?», Grillo ha risposto: «si, vediamo».

Le linee ferroviarie
Riaperte al transito dei treni, alle 14, le linee ferroviarie Genova-Milano e Genova-Torino sull'itinerario via bivio Fegino, dove il traffico era interrotto dalle 12.15 di venerdì 10 per lo svio del Frecciabianca 9764. I tecnici del Gruppo Fs Italiane hanno terminato le attività di recupero del locomotore e delle carrozze del Frecciabianca e il ripristino di circa 300 metri di binari danneggiati. I treni della linea Genova-Torino e Genova-Milano percorreranno il tratto interessato a una velocità di 30 km/h che potrebbe determinare un allungamento dei tempi di viaggio fino a 10 minuti. Durante il periodo dell'interruzione i treni hanno percorso l'itinerario alternativo via Busalla.

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