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Questo articolo è stato pubblicato il 14 ottobre 2014 alle ore 15:46.
L'ultima modifica è del 14 ottobre 2014 alle ore 19:23.

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«No, non ci sono divergenze» con il ministro Padoan. Lo ha detto il premier Matteo Renzi lasciando il convegno sul partenariato Transatlantico. «Quella che si apre è una settimana molto impegnativa», ha detto il presidente del Consiglio. Renzi ha ricordato il Consiglio dei ministri che si riunirà domani (alle 15) per dare il via libera alla legge di Stabilità. Ma anche il vertice Asia-Europa, che si terrà a Milano il 16 e il 17 ottobre.

Appuntamento, anche quest'ultimo, sul quale il governo italiano punta molto per stabilire «un nuovo rapporto con l'Africa e l'Asia, con l'area del Mediterraneo e con tutti quei Paesi produttori, non solo di materie prime, ma di nuove relazioni tra Europa e Asia». A questo proposito, Renzi ha ricordato come, dai primi giorni del suo governo, la politica internazionale dell'Italia si sia concentrata sui Paesi del bacino del Mediterraneo, con il primo viaggio istituzionale che Renzi ha fatto in Tunisia.

Semestre italiano occasione di salto di qualità per Ttip
Il semestre italiano deve essere l'occasione per un salto di qualità e di uno scatto in avanti» per il Ttip, l'accordo di libero scambio Ue-Usa, ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso di un convegno. L'accordo commerciale di libero scambio Ue-Usa (Ttip) «è una fondamentale scelta strategica», ha sottolineato il premier. «Avevamo accarezzato l'idea di concludere il negoziato nel semestre di presidenza italiana, non sarà possibile perché la tempistica si è un po’ rallentata, ma la mia presenza qui è il segno evidente della indiscussa centralità del Ttip», ha detto il premier. «Quello con gli Stati Uniti è un rapporto commerciale di assoluta priorità, per questo bisogna chiarire i principali elementi di negoziazione - ha aggiunto Renzi -. Ho avuto l'impressione di un comprensibile rallentamento, c'è una nuova Commissione e un nuovo Consiglio europeo, ma da parte nostra c'è intenzione di fare del semestre l'occasione per un salto in avanti». Renzi ha concluso: «Dobbiamo corroborare il dialogo con gli Stati Uniti, questo non è un accordo come gli altri ma una sfida culturale e per questo dobbiamo fare tutti un passo in avanti, c'è bisogno di unità di intenti per una partnership a 360 gradi. L'appoggio incondizionato del governo italiano c'è».

Nella stabilità la revisione della Tasi
Il Jobs Act sarà «incluso tra i provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica», nella quale ci dovrà essere la «revisione della normativa inerente la tassazione immobiliare comunale», è scritto nella risoluzione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def.

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