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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2014 alle ore 09:50.
L'ultima modifica è del 16 ottobre 2014 alle ore 15:14.

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(Ap/LaPresse)(Ap/LaPresse)

L'Asia è importante, per l'Europa. E l'Europa è importante, per l'Asia. Questa è la ragione per la quale nel 1996 venne inaugurata la prima conferenza Asia-Europa (Asem). Questa è la ragione per la quale l'Asem è diventato il forum di riferimento per il dialogo e la cooperazione fra Europa e Asia. E questa è la ragione per la quale oggi e domani ci incontreremo a Milano con 51 capi di Stato e di Governo europei e asiatici, per riaffermare la nostra dedizione a questa relazione vitale, basata sull'uguaglianza, sul rispetto reciproco e sui vantaggi condivisi.

La crescita dell'Asia è uno degli elementi chiave del mondo attuale. In Asia si trovano le economie con la crescita più rapida al mondo, che hanno fatto uscire dalla condizione di povertà milioni di persone; è qui che si stanno vivendo rapidi cambiamenti politici il cui significato e la cui influenza sulla scena mondiale sono aumentati esponenzialmente. Dal punto di vista economico, l'Asia ha sorpassato i Paesi NAFTA (Usa, Canada e Messico), ed è diventata il più importante partner commerciale della Ue, attraendo più del 26% degli investimenti esteri dei Paesi Ue. L'Unione europea rimane la più grande economia mondiale, con un prodotto interno lordo pro capite di 25mila euro per i suoi 500 milioni di consumatori, quindi la futura crescita dell'Asia dipende dall'accesso ai mercati europei.

Allo stesso tempo, la crescita europea dipende anche dalla stabilità e dalla prosperità dell'Asia. Nel loro complesso, i Paesi Asem rappresentano il 50% del Pil mondiale, più del 60% della popolazione e circa il 60% degli scambi commerciali internazionali. L'Europa ha bisogno di una forte alleanza con i propri partner asiatici e di un importante impegno da parte loro nell'affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico, la povertà, il terrorismo, la proliferazione di armi di distruzione di massa, la migrazione clandestina, il traffico di esseri umani e la sicurezza marittima.

Sempre di più, l'Asia riconosce l'importanza dell'Unione europea come attore fondamentale per la sicurezza regionale. Noi offriamo un utile modello per la cooperazione politica ed economica e per l'integrazione regionale. Abbiamo degli ottimi esempi di strategie innovative per rispondere alle nuove minacce alla sicurezza, che sempre più frequentemente dominano l'agenda internazionale.

Per tutte queste ragioni, è fondamentale che l'Unione europea e l'Asia rafforzino la reciproca collaborazione. È nostro comune dovere farlo. Il tema centrale di questo summit, “Un partenariato responsabile per la crescita sostenibile e la sicurezza”, riflette la portata del confronto tra Unione europea ed Asia. Ogni parola ha un significato pregnante. Responsabile: nell'affrontare le sfide regionali o globali, sia l'Europa che l'Asia devono rispettare gli impegni comuni: il rispetto del diritto internazionale, dell'ambiente, il dialogo sociale, lo sradicamento della povertà, la promozione e protezione dei diritti umani. Partenariato: un'intesa sul piano globale ci permetterà di raggiungere i nostri obiettivi insieme e di individuare nuove opportunità. Crescita sostenibile: dobbiamo potenziare i nostri sistemi economici e portare avanti riforme strutturali per dare sostegno alla crescita. Il nostro impegno sarà volto ad incentivare gli scambi commerciali e gli investimenti reciproci. Sicurezza: la crescita e lo sviluppo sono impossibili senza un'effettiva sicurezza: marittima, sociale, alimentare, nucleare e non-tradizionale. La Ue vuole avere un ruolo costruttivo e coerente nel contesto in constante evoluzione della sicurezza regionale.

L'incontro di oggi ci dà la possibilità di sottolineare il nostro legame con l'Asia. Ci auguriamo che l'interdipendenza, intesa in senso ampio, tra i nostri due continenti, elemento chiave di questo summit, possa essere uno stimolo a sviluppare ulteriormente la nostra cooperazione. Il numero crescente di partecipanti conferma l'attrattività dell'Asem. Dai 26 membri iniziali, ora siamo in 51. La Croazia, che è diventata membro della Ue lo scorso anno, e il Kazakistan, primo paese dell'Asia centrale, entreranno formalmente a far parte dell'Asem all'incontro di Milano.

L'Asem è ben più di un incontro ufficiale. Certamente dà l'opportunità ai leader dei Paesi partecipanti di dialogare insieme e di avere confronti bilaterali. Ma diventa soprattutto un'occasione per avvicinare tra loro le persone. Oltre all'incontro dei leader, tre altri incontri Asem riuniranno i rappresentanti dei Parlamenti, dei cittadini, di organizzazioni della società civile e delle imprese. L'Asem sarà quindi un incontro di persone, progetti e idee.

L'Unione europea vuole essere un partner speciale in Asia, non una superpotenza. Fiducia, mutua comprensione e tolleranza sono fondamentali per la nostra collaborazione. Il meeting Asia-Europa vuole sottolineare l'importanza della nostra interdipendenza - molto al di là delle tematiche economiche - e delle connessioni tra i nostri continenti, per il benessere, la crescita sostenibile e la sicurezza.

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