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Meno austerity e tasse più leggere: le manovre degli altri

Fisco più light e misure per la crescita, oltre a tagli di spesa. Con la cinghia allentata sulle misure di austerity. È il filo rosso che lega i budget 2015 dei Paese europei, da mercoledì scorso all'esame di Bruxelles. Con un'eccezione (la Germania) che conferma la regola

3. Le manovre degli altri / Olanda

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Da ex prima della classe (insieme a Germania, Austria e Finlandia) ha dovuto imboccare la strada dell'austerity negli anni scorsi e a giugno è uscita dalla “procedura per deficit eccessivo” tornando nel club dei virtuosi. Ma l'esperienza insegna e nel budget 2015 prevale la cautela. La crescita si aggirerà intorno all'1,25% del Pil e il deficit scenderà al 2,2 per cento. I tagli alla spesa proseguono e i risparmi già ottenuti hanno consentito di racimolare un piccolo gruzzolo per ridurre le tasse.

Il dibattito è appena iniziato ma l'Aja punta ad alleggerire il carico fiscale per famiglie e imprese tra il 2015 e il 2016. Per l'Olanda crescita fa rima con innovazione e lo strumento magico si chiama “Fondo per il futuro”, che promuove investimenti in innovazione e ricerca delle Pmi. Per il Paese il 2015 sarà anche l'anno delle riforme strutturali: dal primo luglio, infatti, entreranno in vigore le nuove regole del mercato del lavoro con un abbattimento di norme e costi per i licenziamenti e un sussidio di disoccupazione più leggero.

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