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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2014 alle ore 19:28.

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Il premier canadese, Stephen Harper, ha assicurato che il suo Paese «non si farà intimidire» dall'attentato al Parlamento di Ottawa in cui è rimasto ucciso un soldato di origini italiane, Nathan Cirillo, un riservista che sognava di diventare un militare a tempo pieno, padre di un bambino di 6 anni. Nel frattempo la polizia ha confermato che l'attacco è stato compiuto da un solo attentatore, Michael Zehaf-Bibeau, un canadese 32enne convertito all'Islam, e che sono state interrotte le ricerche di eventuali complici, anche se le indagini sono ancora in corso.

«Il Canada non cederà mai al terrorismo», ha affermato il premier alla riapertura dei lavori del Parlamento; l'obiettivo era di «instillare paura, panico e bloccare l'azione di governo», ha proseguito Harper, «saremo vigili ma non scapperemo impauriti, saremo prudenti ma non ci faremo prendere dal panico». Il premier ha promesso che il governo prenderà «tutte le misure necessarie per identificare e reagire alle minacce e mantenere il Canada al sicuro» e che raddoppierà gli sforzi «per lavorare con gli alleati nella lotta al terrorismo».

Il Paese è stato sconvolto dal secondo attacco a militari canadesi nel giro di pochi giorni, che coincide con l'annuncio della partecipazione di sei caccia canadesi alla campagna di bombardamenti contro gli jihadisti dell'Isis in Siria e Iraq. Lunedì un altro convertito all'islam, il 25enne Martin Couture-Rouleau, aveva falciato due soldati, uccidendone uno, vicino Montreal. Intanto, emergono dettagli sul terrorista: Michael Zehaf-Bibeau era un musulmano convertito con un passato di furti e reati legati alla droga. Abitava in Quebec, vicino Montreal, ed era considerato un sospettato «ad alto rischio» e il passaporto gli era stato confiscato per impedirgli di unirsi a gruppi jihadisti all'estero.

Il premier italiano, Matteo Renzi, ha assicurato in un comunicato che «il vile attacco» non fa vacillare «i valori comuni». Il ministro dell’Interno Alfano ha detto che in Italia «abbiamo un elevato livello di allerta» contro i rischi legati al terrorismo. Il responsabile del Viminale ha sottolineato che «abbiamo approntato tutte le misure che il nostro Paese può attivare e al tempo stesso abbiamo un comitato di analisi strategica antiterrorismo che aggiorna continuamente i fattori di rischio». Una circolare inviata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza invita prefetti e questori a porre la «massima attenzione» per evitare il «gesto estemporaneo ed emulativo» di singoli soggetti che potrebbero entrare in azione anche nel nostro Paese.

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