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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2014 alle ore 13:17.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2014 alle ore 13:20.

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Bce libera di stampare moneta, parità euro dollaro, e iniettare liquidità nel sistema economico in funzione anticrisi. Sono le tre condizioni poste da Berlusconi per mantenere in Europa il sistema della moneta unica. Con l’attuale politica montetaria di Bruxelles, spiega in un intervento telefonico durante un convegno del partito sull'Ue a Quartu (Cagliari) , «non si può più andare avanti, serve un cambiamento».

Obiettivo a portata di mano se Italia fa squadra con altri Paesi
Per prima cosa, « la Bce deve diventare una vera banca centrale, stampare moneta e garantire il pagamento del debito pubblico di Paesi che ne hanno bisogno, come Grecia, Portocollo e Irlanda». Secondo step, il ritorno della parità dell'euro con il dollaro, «condizione imprenscindibile», perchè «un euro così forte ha penalizzato tutte le nostre esportazioni», e gli europei «hanno visto aumentare di molto la loro convenienza a comprare prodotti stranieri». Infine, «occorre immettere liquidità nell'economia per uscire dalla crisi, come hanno fatto Usa, Giappone e Cina». L’obiettivo, aggiunge il leader di Fi, può essere centrato solo a condizione che l’Italia faccia squadra con molti altri paesi Ue, «almeno otto o dieci. Bisogna dire chiaramente a Bruxelles o si fanno questi necessari cambiamenti oppure saremo costretti a riprenderci la sovranità monetaria».

«Non terminerò mia avventura politica da sconfitto»
Nel corso della telefonata, Berlusconi ribadisce l’intenzione di rimanere in campo e di candidarsi alle prossime elezioni per tornare a vincere: «Qualcuno può pensare che Silvio Berlusconi, dopo una vita di successi e traguardi, di 20 anni di combattimenti e guerre nell'interesse del suo Paese e della libertà possa terminare la sua avventura politica da sconfitto?». «Per i miei figli e nipoti e nei confonti della mia storia, sono costretto a restare in campo», conclude, invitando i suoi sostenitori a «piantare la bandiera di Fi anche nei paesi con meno di 5mila abitanti».

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