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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2014 alle ore 10:25.
L'ultima modifica è del 25 ottobre 2014 alle ore 20:32.

Bindi (Pd): spero che Renzi ascolti questa piazza
«Sono qui per capire le ragioni di questo pezzo reale del Paese. Nessuna strumentalizzazione di tipo politico». La dem Rosy Bindi motiva la sua presenza al corteo della Cgil. A chi le chiedeva se questa decisione possa creare imbarazzi nel Pd risponde: «Penso che piu' imbarazzante della contro manifestazione della Leopolda non ci sia niente. Spero che Renzi ascolterà questa piazza. Voterò la fiducia ma non voterò il provvedimento. Vorrei che il governo facesse cose migliori di quelle che sta facendo. Se la riforma del lavoro resta questa non la voto».

Vendola (Sel): S. Giovanni e Leopolda, «due italie contrapposte»
A segnare la contrapposizione tra la manifestazione di piazza S. Giovanni a Roma l’incontro dei renziani alla Leopolda5 in corso a Firenze nelle stesse ore anche le parole del leader di Sel, Nichi Vendola. «Credo che alla Leopolda vada in scena l'Italia dei nuovi vincenti, l'Italia anche un po' rampante con un giovanilismo di maniera ed un'invocazione del futuro che è molto ricca di passato», spiega il governatore della Puglia parlando di «due Italie contrapposte» tra le quali esiste una «contrapposizione irriducibile».

In marcia anche i dem Cuperlo e Civati
Anche Gianni Cuperlo e Pippo Civati sono tra i parlamentari Pd presenti al corteo della Cgil , subito dietro lo striscione dei poligrafici dell'Unità. Diversi anche i consiglieri regionali democrat presenti ad un corteo dove, sporadicamente, è comparsa anche qualche bandiera del Pd. Anche se c'è chi non ha gradito la presenza della minoranza dem. “Fuori da questo corteo i parlamentari Pd che voteranno il Jobs act”, recita un cartello esposto nel corteo.

Damiano (Pd): nessun rischio di spaccatura nel partito
E in effetti la possibilità di una divisione radicale all’interno del principale partito di governo è uno deu temi che caratterizzano la giornata. «Io non vedo nessun rischio di spaccatura del Pd. Partecipo a questa manifestazione perchè un fatto naturale: sto nella Cgil da 44 anni e voglio ascoltare questa piazza» perchè presenta «istanze che vanno ascoltate da parte di un partito di sinistra». Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera ed esponente del Pd interviene sul punto anche per chiarire che occorre modificare non solo il Jobs act ma anche la legge di stabilità: «Non credo che cambiare le regole del lavoro crei occupazione. Solo rompendo il dogma dell'austerità si può rilanciare la crescita e rimettere in moto l'occupazione».

Alfano (Ncd): Cgil protesta per difendere il passato
A manifestazione ancora in corso, il ministro dell’Interno e leader dell’Ncd ha attaccato la Cgil accusata di protestare contro una riforma fatta per creare più lavoro. Il sindacato, ha detto il ministro prima di un incontro con i giovani del partito, «protesta per difendere il passato. Noi vogliamo costruire il futuro per i nostri giovani che soprattutto al sud non hanno un lavoro».«Camusso - ha poi ammonito Alfano - badi a chi non ha un lavoro: non difenda posizioni del passato ma cammini con noi per dare un lavoro a chi non ne ha».

L’altro corteo Ugl contro le politiche del governo
Non solo Cgil per le strade della Capitale. Nelle stesse ore a Roma si è svolta anche la manifestazione indetta dall’Ugl partita da piazza della Bocca della Verità e diretta a piazza S. Apostoli, anche questa contro il Jobs act e i provvedimenti del Governo. ”Lavoro, sociale, partecipazione, questa è la nostra rivoluzione”, e “Renzi vattene!” gli slogan dei circa 3mila partecipanti. Ad aprire il corteo un lungo striscione tricolore. Tantissime le bandiere bianche e azzurre e quelle tricolori.

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