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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2014 alle ore 13:25.
L'ultima modifica è del 30 ottobre 2014 alle ore 13:44.

(Imagoeconomica)(Imagoeconomica)

Il fisco cambia strategia e, con uno dei prossimi decreti delegati, arriva la «cooperative compliance»: un meccanismo che prevede la possibilità «volontaria» per le grandissime imprese di essere affiancate dal fisco, proprio per avere certezze tributarie sui comportamenti da seguire. Lo ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ad un convegno alla Luiss a Roma su «Delega fiscale: certezze e prospettive». Per Orlandi il fisco «darà così certezza preventiva. È interesse di tutti, perché nelle 3.000 imprese più grandi passa il 40% dell'imposizione». La «rivoluzione fiscale» alla quale l'Agenzia delle Entrate sta lavorando, anche collaborando alla stesura delle deleghe, è quella per un fisco che «non giochi a guardie e ladri con il contribuente ma che sappia accompagnarlo».

In arrivo sanzioni adeguate e un nuovo «patto»
Addio dunque al fisco persecutore temutissimo dai cittadini. È in arrivo un nuovo «patto» fondato sulla fiducia fra stato e cittadini. L'inversione di tendenza, annunciata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, si basa su un «fisco semplice, su «una rivoluzione nei controlli» e «un patto fra cittadini e Stato». «Più che inseguire una patologia, quella dell'evasione - ha spiegato il direttore dell’Agenzia - il fisco deve saper dare certezza e fiducia, accompagnando i contribuenti». Proprio per questo «dovrà saper essere inflessibile con comportamenti evasivi importanti, commisurando le pene».

Frodi sono emergenza, non ridurre tempi indagine
Orlandi ha sottolineato inoltre che «le frodi sono una emergenza» e perciò, nel rivedere con la delega il sistema sanzionatorio, «se si chiede che le prove penali siano trovate entro tempi stretti anche per frodi complesse, si rischia di vanificare lo sforzo fatto per individuarle». I tempi vanno perciò «correlati alle tipologie di evasione, e se questa utilizza mezzi insidiosi e rilevanti servono ovviamente strumenti normativi diversificati». Ma la «rivoluzione fiscale» alla quale l'Agenzia delle Entrate sta lavorando, anche collaborando alla stesura delle deleghe, è quella per un fisco che ''non giochi a guardie e ladri con il contribuente'' ma che sappia accompagnarlo.

Zanetti: allarme delega, non scontata attuazione completa
A intervenire al convegno è stato anche il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, che ha lanciato l’allarme sui tempi per la delega fiscale. «Non è scontato che riusciremo ad attuare tutta la delega fiscale» entro il 26 marzo, «dobbiamo darci una mossa, possiamo ancora farcela», ha detto Zanetti, chiedendo, tra l’altro, di correlare gli aspetti penali delle dichiarazioni infedeli ai reali comportamenti del contribuente.

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