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Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2014 alle ore 16:19.
L'ultima modifica è del 03 novembre 2014 alle ore 22:05.

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Luigi Federico Signorini (Ansa)Luigi Federico Signorini (Ansa)

Bankitalia promuove la manovra 2015: «Realizza una significativa riduzione del cuneo fiscale sul lavoro» e introduce «alcuni utili incentivi all'attività innovativa», oltre a finanziare «riforme potenzialmente importanti relative all'istruzione scolastica e al mercato del lavoro». Il via libera arriva dal vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, che nell’ambito delle audizoni sul Ddl stabilità evidenzia alle commissioni Bilancio di Camera e Senato anche i dubbi di via Nazionale sull’anticipo del Tfr in busta paga: «È cruciale che la temporaneità del provvedimento sia mantenuta». L’adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa infatti «aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate».

Anticipo Tfr busta paga sia misura temporanea
Per l’anticipo del Tfr in busta paga, norma bandiera della Stabilità insieme al bonus bebé, Bankitalia sottolinea quindi la necessità di fissare un termine per l ’operatività della norma. «Lo smobilizzo del Tfr maturando - ha spiegato Signorini - inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità. L'adesione dei lavoratori a basso reddito all'iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate». «Data l'eccezionale profondità e durata della recessione», l’istituto conferma anche il suo assenso alla dilatazione dei tempi per il pareggio di bilancio, perchè «può contribuire a evitare il rischio di una spirale recessiva».

Con taglio Irap possibile aumento tasse delle Regioni
Il giudizio di Bankitalia è cauto anche su altri cardini della manovra, come il ridimensionamento dell'Irap «che consente un significativo alleggerimento del costo del lavoro ma comprime i margini di autonomia delle Regioni, per le quali il tributo rappresenta la principale fonte di finanziamento». «In un assetto efficiente - spiega il vicedirettore di Bankitalia - gli enti decentrati devono poter essere responsabili dei livelli di entrate e di spese e su - questa base - venire giudicati dai cittadini. Inoltre, gli interventi modificano in misura significativa la struttura del tributo, rendendo opportuno avviare una riflessione sul suo ruolo nel sistema fiscale italiano».

Evasione fiscale, gettito difficile da stimare
Criticato anche l’eccessivo affidamento sul gettito consistnte derivante dalla lotta all’evasione. Per via Nazionale alcuni interventi sono in effetti «potenzialmente in grado di incidere sul fenomeno», ma «gli effetti di gettito non sono facili da stimare». Quanto al ricorso alle clausole di salvaguardia, queste «rafforzano la credibilità dell'impegno del nostro Paese a proseguire nel processo di consolidamento delle finanze pubbliche», ma occorre evitare assolutamente di utilizzarle perchè, almeno per l'Iva, l'aumento porterebbe le aliquote «su livelli molto elevati».

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