Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 novembre 2014 alle ore 16:19.
L'ultima modifica è del 03 novembre 2014 alle ore 22:05.

My24

Accise e tassazione fondi pensione, i timori di Assopetroli e Ania
Preoccupata per le ripercussioni negative della manovra sul comparto pensionistico complementare anche l’Ania, che punta il dito in particolare sulla tassazione maggiorata per i fondi pensione, su cui esprime alle commissioni riunite un giudizio è «fortemente negativo». L’associazione dei produttori di petrolio e derivati chiede invece cautela sulle clausole di salvaguardia che prevedono l'aumento dell'Iva e delle accise sui carburanti, misura che metterebbe a rischio, a regime, oltre 60mila posti di lavoro. In particolare, Assopetroli teme una «forte perdita di volumi che si tradurrebbe inevitabilmente in un rischio per la tenuta del settore».

Ania: bene puntare su consumi, ma non sacrificare risparmio pro pensioni
Il presidente Ania, Aldo Minucci, spiega che quelle contenute nella manovra «sono misure che penalizzano le scelte compiute dai lavoratori e dagli assicurati, in un'ottica di lungo termine, per garantirsi un tenore di vita dignitosa dopo aver lasciato il lavoro e proteggere la famiglia in caso di morte». In particolare, l'inasprimento della tassazione a carico dei fondi pensione e l'introduzione dell'assoggettamento ad Irpef dei capitali corrisposti nell'ambito delle polizze sulla vita previste dalla legge di Bilancio «si combinano con la possibilità di anticipare a richiesta l'erogazione del Tfr», delineando «un quadro che non può non destare qualche preoccupazione». Se è positiva l'idea di fondo della manovra, ovvero incentivare i consumi aumentando la capacità di spesa delle famiglie, l'attuazione pratica potrebbe «sacrificare il risparmio orientato al futuro» pur di favorire «possibili maggiori consumi attuali».

Accise benzina, Assopetroli chiede taglio di 10 centesismi
Previsioni pessimistiche arrivano anche da Assopetroli, che stima in oltre 60mila la possibile perdita di posti di lavoro se dovessero andare a regime le clausole di salvaguardia contenute nella legge di Stabilità. L'aumento dell'Iva e delle accise sui carburanti porterebbe a una «forte perdita volumi» per il settore della commercializzazione e distribuzione dei carburanti e per l'indotto, mettendone a rischio la sopravvivenza. Per il presidente di Assopetroli, Franco Ferrari Aggradi, l'attivazione delle clausole di salvaguardia «farebbe lievitare il peso fiscale» sul carburante «superando la soglia del 61% del prezzo al consumo» già raggiunta a ottobre. Molto meglio puntare sulla revisione della spesa pubblica improduttiva e «lavorare sulle accise in chiave anticiclica», riportandole al livello della media superiore europea, «attuando un decremento, graduale e programmato, di 10 centesimi di euro rispetto ai valori attuali».

Shopping24

Dai nostri archivi