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Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2014 alle ore 15:38.
L'ultima modifica è del 06 novembre 2014 alle ore 18:00.

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L'attuazione di una maggiore tracciabilità dei pagamenti porterà al superamento degli scontrini fiscali e anche all'abbandono dei blitz sul territorio. Lo ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi parlando in un dibattito sulla lotta all'evasione in corso alla Camera. «In prospettiva - ha detto Rossella Orlandi - l'attuazione della completa tracciabilità comporterà l'abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci (come i misuratori fiscali e le ricevute fiscali), con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell'amministrazione finanziaria».

Controlli punteranno più all’auto-correzione
Illustrando le novità previste dalla legge di stabilità su ravvedimento operoso e dichiarazione integrativa, Rossella Orlandi ha detto che l'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti i dati in proprio possesso acquisiti direttamente o indirettamente tramite le diverse banche dati. L'obiettivo è quello di ''cambiare verso'' ai controlli: per puntare «sull'autocorrezione del contribuente e concentrare il contrasto alle frodi e ai contribuenti meno collaborativi».

Migliorare il rapporto di fiducia fra fisco e contribuente
La delega fiscale «comporta la revisione del sistema tributario, con l'obiettivo di trovare delle soluzioni di semplificazione, di conseguenza mira a favorire la ripresa dell'economia ponendo le basi per il miglioramento del rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti», ha affermato il direttore dell'Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi.

Lotta all’evasione risposta all’esigenza di legalità
Il contrasto all'evasione fiscale «non deve mirare solo a recuperare risorse, ma anche a dare risposte alla sempre più diffusa e pressante esigenza di legalità ed equità che viene dal Paese», ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate. «La condivisione da parte dei cittadini della strategia fiscale rappresenta l'unica strada percorribile per un recupero stabile del tax gap», ha sottolineato Orlandi.

Necessario modernizzare gli studi di settore
È necessario «modernizzare gli studi di settore in funzione del rafforzamento della “compliance” e di una diversa e moderna relazione tra Fisco e contribuenti per ricostruire un rapporto di fiducia», ha affermato ancora il direttore dell'Agenzia delle Entrate. Secondo Rossella Orlandi «studi di settore profondamente rinnovati possono rappresentare un efficace strumento per indicare preventivamente il potenziale risultato, anche fiscale, che deriva dall'impiego dei fattori della produzione». Gli studi rivisitati, inoltre, «possono costituire un valido ausilio alle imprese per la propria crescita e la corretta gestione».

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