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Dalla Cina agli Usa, tutti i summit di questa settimana fino al G20

Un concentrato di diplomazia mondiale come quello di questa settimana non si vedeva da molti anni, tanto che non è semplice il solo raccapezzarsi tra le sigle

1. Il summit Apec a Pechino (10-11 Novembre)

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Il primo ministro giapponese Shinzo Abe (C) con la sua delegazione prima dell’incontro col presidente cinese Xi Jinping in occasione dell’APEC (Epa)

Il vertice dell'Asia pacific economic cooperation (Apec) - che celebra i suoi 25 anni - si tiene a Pechino: 21 leader si incontrano lunedì e martedì.
L'Apec conta per circa il 40% della popolazione mondiale, il 55% del Pil mondiale e il 44% del trade globale. Le 21 economie che ne fanno parte sono: Australia, Brunei, Canada, Cina, Cile, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Perù, Russia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Stati Uniti, Vietnam (tra le grandi economie asiatiche, manca l'India, che non è parte).

Il tema di Apec 2014 è “Forgiare il futuro attraverso l'Asia-Pacific Partnership”, articolato su tre aree prioritarie di discussione: far avanzare l'integrazione economica regionale; promuovere uno sviluppo innovativo, riforme economiche e crescita; rafforzare la connettività e lo sviluppo infrastrutturale. In programma anche importanti incontri bilaterali (come quelli - già avvenuti - del premier giapponese Abe con il presidente russo Putin e con quello cinese Xi Jinping).

Il nodo cruciale del vertice Apec
La Cina spinge perché si pongano le basi per la costituzione di una Ftaap - Free trade area of the Asia Pacific - tra i membri dell'Apec. Tuttavia gli Usa, in passato principali promotori del processo di liberalizzazione in ambito Apec, ora frenano perché sono concentrati sui negoziati di liberalizzazione totale della Trans-Pacific Partnership (Tpp). La Tpp coinvolge 12 Paesi (Usa, Giappone, Australia, Perù, Cile, Messico, Canada, Vietnam, Malaysia, Brunei, Nuova Zelanda, Singapore): conterebbe per circa il 40% del Pil mondiale e circa un terzo dei volumi del commercio internazionale. Le trattative tra i membri – che si sono incontrati tra loro anche a Pechino - sembrano però in stallo, soprattutto per le resistenze del Giappone a liberalizzare la sua politica agricola. La Cina teme dunque di esser tagliata fuori dalla Tpp e propone una più ampia area di libero scambio in cui possa essere protagonista.

Il background del vertice Apec
Nei mesi scorsi la Cina ha promosso la prima vera sfida al sistema finanziario internazionale originato a Bretton Woods e imperniato sul dollaro, sul Fmi (Fondo monetario internazionale) e sulla World Bank: i Paesi Brics (Brasile, Cina, Russia e India) costituiranno una loro banca internazionale chiamata New development bank (Ndb) e sarà istituita anche una nuova banca asiatica per lo sviluppo infrastrutturale, denominata Aiib (Asia infrastructure investment bank) che invade un'area tradizionalmente oggetto dell'Asian development bank dominata da Giappone e Usa.

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