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Questo articolo è stato pubblicato il 17 novembre 2014 alle ore 12:20.
L'ultima modifica è del 17 novembre 2014 alle ore 13:47.

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(LaPresse)(LaPresse)

«I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione effettiva». Papa Francesco lo ha sottolineato ricevendo in udienza nell’Aula del Sinodo i partecipanti al Colloquio internazionale interreligioso dedicato al tema della complementarietà tra uomo e donna, promosso dalla Congregazione per la dottrina della Fede in collaborazione con i Pontifici Consigli per la famiglia.

La famiglia baluardo contro la cultura del provvisorio
Per il pontefice, che oggi ha ricevuto in udienza anche il maestro Daniel Baremboim, «occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione e la famiglia rimane il fondamento della convivenza e la garanzia contro lo sfaldamento sociale». Perché, a dispetto della «cultura del provvisorio» in cui viviamo, il matrimonio è una scelta definitiva e come tale assume un valore cruciale, anticonformista: «L’impegno definitivo nei confronti della solidarietà, della fedeltà e dell’amore risponde ai desideri più profondi del cuore umano». Il pensiero va sempre ai giovani: «È importante che non si lascino coinvolgere dalla mentalità dannosa del provvisorio e siano rivoluzionari per il coraggio di cercare un amore forte e duraturo, cioè di andare controcorrente».

«Non rinchiudere ruoli e relazioni in modello unico»
Papa Francesco ha invitato a perseguire «una nuova ecologia umana» e a non cadere in trappole ideologiche: «La famiglia non è né conservatrice né progressista. La famiglia è famiglia». Un fatto «antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura. E non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica che soltanto hanno forza in un momento della storia e poi cadono». «Per la maggior parte di noi - ha detto Bergoglio - la famiglia costituisce il luogo principale in cui incominciano a respirare valori e ideali, come pure a realizzare il nostro potenziale di virtù e di carità». Ma attenzione al maschilismo, all’«idea semplicistica che tutti i ruoli e le relazioni tra i sessi sono rinchiusi in un modello unico e statico». Idea che non va confusa con «la complementarietà tra uomo e donna», che «assume molte forme, poiché ogni uomo e ogni donna apporta il proprio contributo personale al matrimonio e all’educazione dei figli». Riflettere sulla complementarietà significa dunque «meditare sulle armonie dinamiche che stanno al centro di tutta la Creazione. E questa è la parola chiave: armonia».

Il 25 novembre il Papa sarà a Strasburgo
Intanto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha reso noto che il Papa volerà il 25 novembre a Strasburgo dove sarà ospite di una sessione speciale dell’Europarlamento. Dopo un discorso introdotto dal presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il pontefice incontrerà, prima di trasferirsi al Consiglio d’Europa per la seconda e ultima tappa del viaggio, il premier italiano Matteo Renzi, presidente di turno del Consiglio Ue, Jean Claude Junker, presidente della Commissione Ue, e Herman Van Rompuy, presidente uscente del Consiglio europeo.

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