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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2014 alle ore 16:22.
L'ultima modifica è del 25 novembre 2014 alle ore 07:32.

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Battiston (Asi): italiana nello spazio è gioia doppia
«Un’italiana nello spazio è una gioia doppia, è un simbolo per l’Italia, un’Italia che vince e un’Italia che si fa valere», è stato il primo commento del presidente dell’Asi, Roberto Battiston. «Penso che il fatto che Samantha sia un’altra delle donne italiane vincenti a livello internazionale sia un grande messaggio per questa nazione: noi sappiamo primeggiare e competere quando ci sono le possibilità di farlo, e le donne italiane sono fra le prime al mondo».

I preparativi di «AstroSamantha»
«AstroSamantha», come si fa chiamare su Twitter, resterà sei mesi nella base spaziale. A Bajkonur prima della partenza i saluti finali ai parenti più stretti (i genitori, il fratello e il fidanzato, che è un ingegnere aerospaziale francese) si sono svolti attraverso una vetrata. Poi i preparativi: ha indossato la tuta pressurizzata russa Sokol-KV2 e, seguito la piccola cerimonia dei “50 passi”, quella dei saluti alle autorità presenti, è salita sul pullman per recarsi ai piedi del lanciatore spaziale Soyuz. Una curiosità: il conto alla rovescia non è iniziato da 10, ma, come da tradizione russa, da 10.800 secondi: ovvero tre ore prima del lancio vero e proprio. «Nei primi due minuti di volo - viene spiegato su Avamposto 42, il sito cerato da Samantha per la missione - il veicolo è spinto verso l'alto da quattro propulsori (ognuno di circa 20 metri, tanto per dare un'idea delle dimensioni)», che si sono poi sganciati dopo aver pèortato a termine il loro compito. In poco meno di 10 minuti, la Soyuz si è trovata a orbitare intorno alla Terra alla velocità di 25mila km/h, a circa 210 km di quota, 190 km “sotto” l'orbita della Stazione Spaziale. Nel corso di circa 4 orbite, poi, la Soyuz si è alzata di quota automaticamente, mentre l'equipaggio verificave i sistemi di bordo con l'aiuto del centro di controllo russo. Poi l’attracco sulla Stazione spaziale internazionale e l’ingresso in quella che per sei mesi sarà la casa spaziale di Samantha.

Un tuffo nella scienza: dal caffè espresso alla stampante in 3D
La sua missione, denominata Futura, durerà sei mesi e sarà un tuffo non solo nello spazio, ma anche nella scienza. Samantha, infatti, eseguirà oltre 10 esperimenti italiani nello spazio e parteciperà a molti dei 200-250 studi in corso sulla Iss. «Avrò l’onore di essere il tecnico di laboratorio e presterò le mie mani, i miei occhi e molto spesso farò da cavia per gli esperimenti dei nostri scienziati», aveva dichiarato incontrando la stampa italiana nella sede dell’Asi, prima di iniziare il periodo di quarantena cui ogni astronauta deve sottoporsi prima di una missione in orbita. Con Samantha, sulla Iss arriva anche la stampante tutta italiana 3D realizzata da Altran e da Thales Alenia Space, che lavorerà in parallelo con quella della Nasa. Tra gli esperimenti più particolari della missione, per la prima volta si berrà il caffè a bordo della stazione, grazie alla macchina per il caffè IssPresso, nata in collaborazione con l'Asi e Argotec, Lavazza e Finmeccanica-Selex Es. Samantha realizzerà anche un importante progetto sull'alimentazione, realizzato in concomitanza con Expo 2015.

Il rito della firma sulla porta della stanza dell’hotel
La sveglia per Samantha questa mattina è suonata abbastanza presto e dopo l'accertamento da parte dei medici («Prima di andare nello spazio sarò pulita come non lo sono mai stata, all'esterno e all'interno») ha iniziato a preparare le valigie che hanno destinazioni diverse. Una di esse sarà portata a casa dalla famiglia, l’altra dall’equipaggio di backup e dal personale di supporto dell’Agenzia Spaziale Europea. Prima di lasciare l’albergo dove hanno alloggiato nel periodo di quarantena, Samantha e i suoi compagni di viaggio Anton Shkaplerov e Terry Virts hanno apposto la loro firma sulla porta della loro stanza. Poi la benedizione da parte del pope. All’uscita dell'hotel sono stati salutati dalla popolazione, quindi sono stati portati all’interno del cosmodromo.

Sabato l’abbraccio virtuale dei sei italiani già andati nello spazio
Sabato l’abbraccio virtuale dei sei astronauti italiani già andati nello spazio, Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Paolo Nespoli, Roberto Vittori e Luca Parmitano, che si sono incontrati in uno speciale di “Che fuori tempo che fa” su Rai Tre per augurare il buon viaggio a Samantha.

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