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Questo articolo è stato pubblicato il 25 novembre 2014 alle ore 19:52.
L'ultima modifica è del 25 novembre 2014 alle ore 20:12.

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La Commissione europea ha dato il via libera al progetto di bilancio 2015 dell'Italia, pur sottolineando che resta il rischio di non rispetto degli impegni in relazione all'elevato debito pubblico. A marzo ci sarà una verifica della situazione dei conti pubblici. È quanto si è appreso al termine della riunione dei commissari europei che si è svolta a Strasburgo. La decisione non è stata formalizzata, lo sarà attraverso una procedura scritta e sarà resa pubblica venerdì mattina.

Nel documento sull'Italia la Commissione europea apprezza «i progressi» compiuti dall'Italia e lo sforzo di riforma strutturale dell'economia, ma mette in luce i punti critici. L'Italia infatti fa parte di un gruppo di sette paesi, tra i quali Francia, Belgio, Spagna, Austria, Malta, «a rischio» di non rispettare gli impegni della disciplina di bilancio. In particolare si tratta della regola del debito.

Ci sarebbero poi dei rilievi su alcuni aspetti del bilancio 2015 in relazione a certe poste. In ogni caso tutto è rimandato alla verifica di marzo. Nella riunione dei commissari c'è stata più discussione sul caso francese. La Commissione teme che alcuni impegni di riduzione del deficit non siano rispettati e in termini generali parla di «progressi limitati».

L'atteso documento sulla flessibilità delle regole di bilancio è stato rinviato all'inizio dell'anno: evidentemente non c'è accordo sufficiente all'interno della Commissione europea. Oggi comunque non risultano esserci stati contrasti. Inoltre, Germania e Olanda sono state sollecitate sul versante degli investimenti.

Alla Camera ipotesi fiducia per via libera entro il fine settimana
Il Governo, intanto, è orientato a porre la fiducia sul Ddl di stabilità, con l’obiettivo di arrivare al via libera della Camera entro il fine settimana. È quanto si apprende da ambienti parlamentari. Nel primo pomeriggio è stato presentato in commissione bilancio un nuovo pacchetto di emendamenti del governo alla legge di Stabilità. Le proposte di modifica, in tutto sei, vanno dai fondi per la lotta alle malattie infettive alla riforma dei fondi strutturali passando per norme sulle frequenze, l'autotrasporto, le forze dell'ordine e alcune misure legate alla riscossione.

Il cronoprogramma
In serata si ricomincerà a votare in commissione per proseguire a oltranza domani e licenziare la manovra da consegnare all'Aula giovedì. L’esame da parte dell'Assemblea dovrebbe cominciare giovedì 27 novembre e già in serata verrebbe posta la fiducia per essere poi votata entro venerdì. Sabato, forse con una coda domenica, dovrebbe concludersi l’esame sulla manovra con le votazioni sugli ordini del giorno e il voto finale sul provvedimento. A Palazzo Madama, dove sono preannunciate ulteriori, significative modifiche (dalla local tax, al canone Rai, all’Imu sui beni strumentali d’impresa), l'esame della manovra inizierà nella prima settimana di dicembre. Questo lascerà pochi giorni subito prima o dopo Natale per la terza lettura e il via libera della Camera prima della fine dell'anno.

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