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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2014 alle ore 12:01.
L'ultima modifica è del 26 novembre 2014 alle ore 23:10.

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Il governo è pronto a porre la fiducia alla Camera sulla legge di stabilità. Lo ha annunciato ai capigruppo di Montecitorio il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Le fiducie saranno tre su altrettante parti del provvedimento per ragioni di omogeneità.

Via libera della commissione Bilancio
Via libera in tarda serata della commissione Bilancio della Camera alla legge di stabilità. Con mandato al relatore, il testo passa in Aula per essere approvato con voto di fiducia entro il fine settimana. Il presidente della Commissione, Francesco Boccia, ha proposto l'accorpamento in tre distinti articoli. L'esame del ddl di stabilità in Aula alla Camera inizierà domani alle 17.30, con proseguimento dei lavori anche sabato e domenica. Accantonata l’ipotesi di far entrare le modifiche al canone Rai nella legge di stabilità, la commissione oggi ha dato il via libera, tra l’altro, al tetto sulle pensioni d’oro degli alti funzionari dello Stato che si applicherà su tutti i trattamenti pensionistici, anche «quelli già liquidati», ma «a decorrere dal 2015». Via libera anche ai paletti più stringenti per la razionalizzazione delle società partecipate, ai benefici previdenziali per i lavoratori che sono stati esposti all'amianto, nonché allo stanziamento di 100 milioni per il piano di sviluppo degli asili e alla proroga dell'ecobonus al 65% a tutto il 2015 non solo per l'efficienza energetica, ma anche per gli interventi di consolidamento antisismico degli edifici. Ok anche a un emendamento che consente a i politici di detrarre i finanziamenti ai partiti, considerati «erogazioni liberali». Ci sono 5 milioni nel 2015 e nel biennio successivo per «potenziare le misure di sorveglianza e di contrasto delle malattie infettive» e quindi anche per la lotta contro ebola.

Tetto a pensioni d'oro, vale dal 2015
La commissione Bilancio ha approvato l'emendamento del governo che rivede la legge Fornero sulle “pensioni d'oro” degli alti funzionari di Stato, stabilendo che con il passaggio al nuovo sistema contributivo gli assegni non possono essere di importo superiore rispetto a quelli calcolati con il vecchio sistema retributivo. Il tetto si applicherà su tutti i trattamenti pensionistici, anche «quelli già liquidati», ma «a decorrere dal 2015». L’emendamento del governo sulle pensioni d’oro, era stato riformulato dal Mef, stabilendo che il tetto si sarebbe applicato solo alle pensioni di chi lascia il lavoro a partire dal 1° gennaio 2015, data di entrata in vigore della legge di stabilità. Ma un subemendamento del relatore, Mauro Guerra (Pd), ha chiarito il campo di applicazione della norma che, sempre con effetto dall'entrata in vigore della legge, riguarderà anche le pensioni già liquidate.

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