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Questo articolo è stato pubblicato il 27 novembre 2014 alle ore 20:10.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2014 alle ore 18:53.

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La procura di Prato ha aperto un'inchiesta sulla morte del novantenne che aveva assunto una dose del lotto del vaccino ritirato dall'Aifa. I primi tre decessi sono avvenuti fra il 12 e il 18 novembre scorsi, ha precisato il direttore generale dell'Aifa, Luca Pani, sottolineando che «un evento cardiovascolare è avvenuto nell'immediatezza, circa un'ora dopo la somministrazione», mentre altre due morti sono avvenute entro le 48 ore successive per infiammazione del sistema nervoso centrale, encefalite-meningite e hanno riguardato le due persone più anziane intorno agli 80-90 anni.

Due decessi a Roma
Altre due morti sospette dopo l'assunzione del vaccino anti influenzale si sono verificate a Roma. Si tratta sempre di due anziani: una donna di 92 anni e un uomo di 77 anni. La donna è morta oggi al Policlinico Gemelli dove era ricoverata per problemi di varia natura. I medici, tra le altre cose, hanno riscontrato nella storia recente della paziente proprio la somministrazione del vaccino.

Pregliasco: questo vaccino contiene un adiuvante
«Questo tipo di vaccino - spiega Fabrizio Pregliasco, immunologo dell’Università di Milano - contiene, oltre agli antigeni, anche una sostanza adiuvante, denominata MF59, a base di squalene, che ha l’azione di potenziare le risposte immunitarie. Si tratta dunque di un vaccino indicato soprattutto per gli anziani e persone con ridotte difese». «Questo farmaco è in commercio da molti anni - continua lo specialista - e ha un profilo di tollerabilità ben testato».

«Il blocco di due lotti del vaccino è dovuto a una spasmodica attenzione a garantire la sicurezza dei farmaci», sottolinea Pregliasco, precisando anche che le informazioni sui decessi non sono sufficienti a stabilire un legame con la somministrazione vaccinale. Invece, «c’è il rischio che questo episodio induca una disaffezione alla vaccinazione antinfluenzale, importante soprattutto per le persone a rischio di complicanze come anziani e cardiopatici, malati cronici e con ridotte difese immunitarie». A maggior ragione con l’arrivo dell’epidemia stagionale previsto a dicembre.

Emergenza vaccini, potenziato numero verde 1500 del ministero
I medici che operano presso il numero di pubblica utilità 1500 dedicato dal Ministero della Salute all'emergenza Ebola rispondono alle domande dei cittadini sull'emergenza Vaccini. Il numero resta dunque lo stesso, viene aumentato il numero degli operatori. Lo rende noto il ministero.

Milillo (Fimmg): danno enorme a campagna vaccinale
«Non è quello che serviva per una buona copertura vaccinale, è un danno enorme. Le persone infatti non distinguono la marca e temeranno qualsiasi vaccino, mentre è importante che si faccia. Il nesso con i decessi è tutto da verificare. Statisticamente, visto che viene somministrato a persone fragili, il vaccino può dare effetti negativi», dice anche Giacomo Milillo, segretario generale della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale. «Chi ha in casa dosi segnalate dall'Aifa o ha fatto la vaccinazione da meno di 48 ore - consiglia Milillo - può fare riferimento al proprio medico e rivolgersi a lui per qualsiasi assistenza. Stiamo allertando tutti i colleghi sul territorio».

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