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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2014 alle ore 13:26.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2014 alle ore 20:58.

Via libera della Camera alla legge di stabilità con 324 sì e 108 no. L’ok è arrivato alle 15, dopo le tre fiducie incassate ieri dal Governo sui tre articoli in cui è stato spacchettato il testo del Ddl di stabilità licenziato dalla Commissione Bilancio della Camera. A seguire l’approvazione da parte del governo della Nota di variazione al ddl bilancio. E il voto finale al Ddl di bilancio, approvato con 309 sì, 108 no e 3 astenuti. I lavori dell'Aula per chiudere la prima lettura del ddl stabilità e di quello di bilancio erano ripresi questa mattina alle 9 con l'esame dei 306 ordini del giorno (tra quelli approvati, uno, primo firmatario il Dem Ermete Realacci, per estendere l'ecobonus al 65% anche agli interventi di rimozione e bonifica dell'amianto e un altro di Fi per l'introduzione del credito d'imposta per le imprese del turismo).
Ok del Cdm alla nota di bilancio, effetti espansivi per 6,7 miliardi
Dopo l’approvazione della legge di stabilità i lavori sono stati sospesi. Nella pausa il Consiglio dei Ministri ha approvato la “Nota di variazione” al Bilancio di previsione dello Stato. Il disegno di legge di stabilità 2015, comprensivo degli emendamenti approvati dalla Camera, si legge nella nota, comporta effetti espansivi sul bilancio dello Stato di circa 6,7 miliardi di euro nel 2015 e di circa 2,9 miliardi di euro nel 2016. I lavori dell’Aula sono ripresi alle 16 per le votazioni sul ddl Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017 , che ha incassato 309 voti favorevoli, 92 voti contrari e 3 astenuti.
Le direttrici della manovra
Lotta ai finti poveri e a chi accede a prestazioni sociali barando sull'Isee, anche ricorrendo ai conti correnti bancari. Sconti a due vie per chi assume a tempo indeterminato: decontribuzione per ogni nuovo assunto a partire dal 1° gennaio 2015 e deducibilità integrale del costo del lavoro dall'imponibile Irap. Sale a 2,4 miliardi il fondo per l'attuazione della riforma degli ammortizzatori prevista dal Jobs act. Aumenta il Fondo per le non autosufficienze e arrivano risorse per fronteggiare nuove patologie come ad esempio la ludopatia. Stop a possibili rialzi delle pensioni d'oro e più flessibilità ai Comuni sul patto di stabilità interno. Stabilizzato il bonus Irpef di 80 euro per i lavoratori dipendenti e via dal 2015 alla sperimentazione dell'anticipazione del Tfr in busta paga ai lavoratori che ne faranno richiesta. Su queste direttrici il governo ha incassato ieri la fiducia alla manovra.
Ultime novità – La caccia ai furbetti dell'Isee
Il Governo rilancia nella lotta all'evasione con il ricorso all'incrocio delle banche dati. E nel mirino mette i furbetti dell'Isee che troppo spesso utilizzano prestazioni sociali agevolate (dagli asili nido ai buoni libri, dagli assegni per la maternità alle rette universitarie) pur non avendone alcun diritto. Così oltre a liberarsi di alcuni paletti che fino ad oggi hanno rallentato il pieno utilizzo della superanagrafe dei conti correnti nella più ampia lotta all'evasione fiscale, con un emendamento approvato in Commissione Bilancio viene consentito all'amministrazione finanziaria di poter utilizzare con l'Isee anche le giacenze dei depositi e dei conti correnti bancari. I dati potranno bancari potranno dunque essere utilizzati anche fini dei controlli e della possibile selezione si chi utilizza l'Isee indebitamente.
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