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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2014 alle ore 11:49.
L'ultima modifica è del 05 dicembre 2014 alle ore 22:38.

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Marino: prenderò la delega periferie e mi asterrò dal girare in bici
«Mi prenderò personalmente la delega delle periferie», ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino rispondendo alla stampa estera alla domanda su come fronteggiare l'emergenza immigrati e Rom nelle periferie romane. E dopo i rischi per la sua sicurezza segnalati dal prefetto Pecoraro, ha detto che deciderà «entro domenica se accettare una scorta o meno». E ha aggiunto che comunque si asterrà dal girare in bici. «Sento ancora più forza e determinazione che qualche mese fa. La città non è marcia, ma ci sono alcune mele marce», ha aggiunto.

Botta e risposta Boccia-Bonifazi su Buzzi invitato alla cena del premier all’Eur
Botta e risposta Boccia-Bonifazi su Salvatore Buzzi invitato alla cena del premier all’Eur. «Se il Pd ha preso inconsapevolmente e a nostra insaputa soldi da Buzzi e dagli amici di Buzzi seduti al tavolo, che vengano restituiti all'amministrazione pubblica. Iniziamo a fare questo atto. Poi per evitare che accada tra qualche mese facciamo subito norme che evitino che quello che è successo si ripeta», ha dichiarato questa mattina Francesco Boccia (Pd) a Coffee Break su LA7. «Tranquillo Boccia, Buzzi non ha dato un euro al Pd nazionale. Nemmeno tu però nonostante le nostre regole. Ti invio l'Iban via sms», ha risposto polemizzando su twitter il tesoriere Pd, Francesco Bonifazi. «Ricapitolando: mettiamo tutto online @FrancescoBonif1?», ha risposto Boccia. «Io dal 2008 versato al @pdnetwork 165milaeuro. Possiamo avere online #finanziatoricene?».

L’Ama sostituisce il dg arrestato
Intanto il consiglio di amministrazione di Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma, ha nominato nuovo direttore generale l'ingegnere Alessandro Filippi, proveniente da Acea. È il successore di Giovanni Fiscon, arrestato nell'ambito dell'inchiesta sulla mafia nella capitale. «Non sono assolutamente preoccupato, perché siamo un'azienda di persone oneste e capaci che fanno il loro dovere. Poi chi ha sbagliato, se ha sbagliato, ne risponderà ai tribunali», ha affermato l'ad di Ama Daniele Fortini, al termine di un incontro in Campidoglio con il sindaco Marino.

Foto di Marino con Buzzi, il sindaco: «Era visita elettorale»
Dopo la pubblicazione di una sua foto mentre parlava con Salvatore Buzzi, il sindaco si è difeso su Facebook: «È incredibile che, mentre escono intercettazioni della mafia in cui si parla di farmi fuori, si cerchi di alzare un polverone su una visita pubblica, e relativa foto, fatta alla luce del sole». «Come ho già spiegato in altre occasioni, e ripetuto ieri durante la trasmissione Otto e mezzo - ha scritto il primo cittadino - ho visitato la cooperativa “29 giugno” per il reinserimento sociale durante la campagna elettorale», «le foto che girano anche con Buzzi sono state scattate in quell’occasione». Ma «con lui non ho avuto conversazioni di lavoro né quel giorno né mai».

Alfano: Marino non coinvolto. Berlusconi: sciogliere il Consiglio
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha invitato la magistratura «a ripulire dal marcio ovunque il marcio si trovi, senza guardare in faccia nessuno». E ha blindato Marino: «Non è coinvolto». Ma a gamba tesa è intervenuto Silvio Berlusconi: «Ritengo che di fronte alla situazione che sta emergendo nell’inchiesta sulla gestione del Comune di Roma le forze politiche debbano reagire. L’unica soluzione accettabile sia quella di uno scioglimento immediato del Consiglio comunale procedendo conseguentemente all’immediata convocazione di nuove elezioni».

Boldrini: non è tutto corruzione e affarismo
Mentre il presidente del Senato Pietro Grasso difende l’amministrazione Marino («per sciogliere il Comune ci vuole ben altro»), la presidente della Camera Laura Boldrini invita a non fare di tutta l’erba un fascio. In un messaggio per la Giornata internazionale del volontariato, Boldrini riconosce che «notizie sconvolgenti» come quelle sull’inchiesta «rischiano di avere un impatto devastante sull’opinione pubblica» perché possono «far pensare che la dimensione prevalente della vita collettiva sia quella dell’affarismo, della corruzione, della speculazione capace di fare soldi sporchi anche sugli interventi di assistenza. Non è così, e possiamo affermarlo con sicurezza anche perché ci sono milioni di volontari che ogni giorno, senza fare notizia, fanno il loro lavoro con impegno, slancio e onestà».


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