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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2014 alle ore 20:03.
L'ultima modifica è del 13 dicembre 2014 alle ore 11:52.

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«Abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso: norme più severe sulla corruzione. Andiamo a testa più che alta su questi temi». Si tratta di «una risposta seria, speriamo che il Parlamento sia il più veloce possibile». E ancora: «Siamo disponibili a mettere la fiducia se sarà necessario». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con il ministro Andrea Orlando, annunciando il via libera al pacchetto anticorruzione.

La pena minima per la corruzione propria passa da 4 a 6 anni, la massima da 8 a 10. Si allungano così indirettamente i termini per la prescrizione. Sarà necessaria la restituzione del “maltolto” per accedere al patteggiamento. In arrivo sequestri e confische più stringenti. Lo strumento scelto è quello del ddl, perché «in materia penale non si fanno decreti», ha spiegato il premier. Il testo inizierà l'iter dalla Camera e il Pd - annuncia già il responsabile giustizia del partito David Ermini - presenterà un emendamento per consentire sconti di pena a chi collabora con gli inquirenti.

Renzi: piena condivisione in Cdm, pronti a fiducia
Renzi ha assicurato che sul provvedimento di contrasto alla corruzione «c'è stata la piena condivisione di tutti», negando contrasti all'interno della maggioranza tra Pd e Ncd. E ha aggiunto che il governo è «disponibile a mettere la fiducia se sarà necessario» sul pacchetto corruzione.

Elevati minimi e massimi di pena
«La pena minima per la corruzione propria passa da 4 a 6 anni, la massima da 8 a 10», ha spiegato Renzi. L'obiettivo, ha aggiunto il ministro Orlando «è garantire che l'ultilizzo del patteggiamento non comporti l'esclusione della pena detentiva».

Prescrizione, la pena più alta allunga i tempi
Il provvedimento licenziato stasera dal Cdm, attraverso l'aumento delle pene massime per i reati di corruzione, punta indirettamente anche all'allungamento della prescrizione. «Aumentando di due anni la pena massima per il reato di corruzione - ha spiegato Orlando - si allungano di due anni i termini di prescrizione». Non solo. Più in generale, e non solo per i processi per corruzione, è poi stato dato il via libera alle misure che congelano per due anni la decorrenza della prescrizione dopo la condanna di primo grado e di un anno dopo la condanna di secondo grado. Misure queste già previste nel ddl sul processo penale, che erano già state esaminate nel consiglio dei ministri di fine agosto e che ora entrano in questo pacchetto. «Per quanto riguarda le vicende del passato vige il principio giuridico del favor rei», sicché «le nuove regole sulla prescrizione si approveranno a partire da quando il testo diventerà legge, mi auguro nel tempo più breve», ha aggiunto il premier.

Renzi: sentenze rapide e nessuna tregua ai corrotti
Se la prescrizione si allunga, «è fondamentale che le sentenze arrivino il più presto possibile», è l'appello rivolto alle toghe da Renzi, che ha promesso che «non si darà tregua» ai corrotti.

Restituzione del «maltolto» per patteggiare
Per accedere al patteggiamento sarà previsto l'inserimento della condizione della restituzione dei proventi dell'illecito. «Il punto centrale è che chi viene condannato deve pagare tutto, fino all'ultimo giorno, fino all'ultimo centesimo», ha detto il premier.

Confisca beni come per mafia, estesa anche a eredi
Altro tema fondamentale, quello delle misure patrimoniali di prevenzione. Verrà estesa dai reati di mafia alla corruzione la possiblità di procedere alla confisca allargata che, in mancanza di un collegamento tra bene e reato, scatta quando viene accertato che il patrimonio dell'atuore del reato è sproporzionato rispetto al reddito dichiarato. «L'aggressione dei patrimoni fa più paura dela detenzione - ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando - agire come per la lotta alla mafia è una chiave di volta». Il premier ha aggiunto che la confisca dei beni «riguarda anche gli eredi» del condannato, che saranno «corresponsabili nel senso patrimoniale».

N0minata una trentina di prefetti
Tra gli altri punti all'ordine del giorno del Cdm un disegno di legge su “Misure per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale” (che però sono slittate). Il consiglio dei ministri ha anche fatto «un importante giro di prefetti, una trentina», ha annunciato Matteo Renzi.

Prorogati termini di pagamento Imu per i terreni agricoli montani
Approvato poi un decreto legge in materia di proroga dei termini di pagamento Imu per i terreni agricoli montani e di rifinanziamento per spese urgenti. Il decreto prevede uno slittamento dal 16 dicembre 2014 al 26 gennaio 2015 del termini di versamento dell'Imu sui terreni agricoli montani. La norma proposta è diretta ad evitare che i contribuenti siano tenuti a versare l'imposta sulla base di aliquote troppo elevate. È comunque salvaguardata l'applicazione di aliquote deliberate con specifico riferimento ai terreni agricoli.

Slitta al 16 gennaio il versamento dell’Imu agricola
Il versamento dell'Imu agricola slitta dal 16 dicembre al 26 gennaio 2015: è quanto prevede un decreto approvato questa sera dal consiglio dei ministri.

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