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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 10:48.

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«Sui tempi c'è intesa con Forza Italia. Il calendario prevede che l'8 gennaio saremo in aula alla Camera con la riforma costituzionale e contemporaneamente al Senato procediamo con la legge elettorale». Il ministro Maria Elena Boschi, lasciando l'aula di Montecitorio dopo aver illustrato il ddl riforme, che ha terminato l'esame in commissione, ha assicurato che l'intesa con Forza Italia riguarda anche la decisione di procedere con le riforme prima di votare il successore di Giorgio Napolitano. «Certo - ha affermato il ministro delle Riforme - anche perché il Capo dello Stato ancora non si è dimesso e non possiamo bloccare tutto in attesa di una data che non si sa quale sarà. Su questo anche Forza Italia è d'accordo».

Patto Nazareno resiste: ok all’Italicum prima di voto Colle
Il Patto del Nazareno dunque resiste. Nel merito l'accordo c'è. Sull'Italicum Silvio Berlusconi ha dato il via libera alla clausola di salvaguardia proposta da Matteo Renzi: l'indicazione di una data da cui far entrare in vigore l'Italicum senza alcun riferimento all'uso eventuale del Consultellum. Il premier aveva inizialmente proposto gennaio 2016. Fi, via Verdini, contropropone settembre e il leader del Pd non sembra intenzionato ad erigere muri invalicabili. Anzi, come segno distensivo ha escluso l'eventuale ricorso al Mattarellum, “minacciato” nei giorni scorsi da alcuni senatori a lui vicinissimi. Rientrato lo scoglio dei tempi di approvazione. Renzi ieri ai senatori Pd aveva ribadito la necessità di approvare la legge elettorale al Senato entro gennaio, prima dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica (le dimissioni di Giorgio Napoletano sono attese a metà gennaio 2015, ndr). Mentre Fi in conferenza dei capigruppo di Montecitorio era tornata a chiedere di approvare le riforme (ddl costituzionale e legge elettorale) solo dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato.

Brunetta: Renzi quanta fretta, dove corri, dove vai?
Chi non si rassegna all’accordo Berlusconi-Renzi è Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, che su twitter oggi scrive: «Matteo Renzi su legge elettorale: quanta fretta, ma dove corri, dove vai?». Lo fa postando il video della canzone di Edoardo Bennato «Il gatto e la volpe», e taggando anche il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, e il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza.

Domani chiarimento in conferenza capigruppo
Il chiarimento definitivo arriverà domani, nella conferenza dei capigruppo. Lì si deciderà il calendario dei lavori dell'aula e si prenderà atto dell'ostruzionismo in commissione Affari costituzionali, dove i 15mila e rotti emendamenti presentati da Roberto Calderoli, più i tremila di altre forze politiche, rendono impossibile il proseguimento dei lavori. La possibilità di andare in aula senza dover passare per il vaglio della commissione si fa sempre più concreto.

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