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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2014 alle ore 11:23.
L'ultima modifica è del 18 dicembre 2014 alle ore 21:21.

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«Imminente conclusione del mio mandato presidenziale». Lo ha detto esplicitamente il presidente della Repubblica, in un passaggio del suo discorso nello scambio di auguri al Quirinale con il corpo diplomatico. «La prossima fine di questo anno 2014 - ha detto il capo dello Stato - e l'imminente conclusione del mio mandato presidenziale, inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l'Italia, l'Europa ed il mondo».

Dal Governo sforzo coraggioso per correggere mali antichi
«L'opera portata avanti dal presidente Renzi e dal Governo» rappresenta «un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico». Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al Quirinale nel suo discorso nello scambio di auguri al Quirinale con il corpo diplomatico.

Combinare il primario obiettivo di crescita e sviluppo
«Insieme ad altri Paesi ci siamo sforzati, con qualche successo, di focalizzare l'attenzione e la volontà politica dei Paesi membri, sull'imprescindibile necessità» di «combinare il primario obiettivo di crescita e sviluppo» con «realistiche regole di riequilibrio e di disciplina fiscale», ha sottolineato il presidente della Repubblica.

Immigrazione vera emergenza europea
«Nel corso del semestre di presidenza italiana siamo riusciti a far comprendere che gli epocali fenomeni migratori connessi con i tragici eventi in Medio Oriente e in Africa costituiscono una vera emergenza europea e che come tale vanno affrontati», ha affermato Napolitano. Il capo dello Stato ha ricordato che «solo sulle coste italiane sono state quest'anno tratte in salvo 170 mila persone».

Svolta storica Stati Uniti-Cuba
Le aperture tra Stati Uniti e Cuba si possono definire «una svolta storica», dovuta anche «alla illuminata mediazione della Santa Sede», ha detto il presidente della Repubblica. Napolitano ha ricordato «le drammatiche tensioni che in quell'area opposero le due superpotenze che si confrontavano in un mondo rigidamente diviso in blocchi».

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