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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2014 alle ore 12:25.
L'ultima modifica è del 19 dicembre 2014 alle ore 12:34.

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Un simbolo nuovo di zecca per i “leghisti” del Meridione d’Italia: abolito il colore verde, che fa troppo Padania, alle prossime elezioni debutterà un ovale blu con la scritta in giallo e bianco ”Noi con Salvini”, seguita dal nome della regione del centro e del sud. Alla Camera per presentare lo “sbarco a Sud” della Lega Nord, il segretario del Carroccio Matteo Salvini detta le condizioni per gli aspiranti leghisti. Nessuno, spiega, potrà usare la nuova lista «come un tram su cui salire per salvare la poltrona».

No ai riciclati, con noi nessun rischio infiltrazioni
La Lega, sottolinea ancora Salvini, dice «no a riciclati» perchè «vogliamo energie fresche. Le esperienze politiche verranno valutate singolarmente, ma non ci sarà il rischio di infiltrazioni e di assalto alla diligenza. E comunque per noi l'onestà e la fedina penale pulita restano le condizioni per aderire». Comunque, l’esperimento politico lanciato dalla Lega nel tentativo di raccogliere il voto di destra nel sud Italia non farà mai «cambiare il nostro dna. Per noi il federalismo viene prima di tutto. Prima parlare di autonomia al sud era come bestemmiare in chiesa, ora dal Salento alla Campania c'è voglia di autonomia, con responsabilità».

Prossimo capo dello Stato? «Spero non sia servo di Bruxelles»
Parlando della corsa al Quirinale che si aprirà con le dimissioni di Napolitano, Salvini ha espresso l’auspicio che il prossimo presidente della Repubblica «non sia un servo di Bruxelles, un complice dell'Euro e dell'Europa, che permetta l'esproprio della sovranità italiana». Il segretario del Carroccio ha quindi ribadito il suo no all'euro («è una moneta morta») e attaccato il premier Renzi, «una marionetta al servizio di Bruxelles».

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