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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2014 alle ore 08:50.
L'ultima modifica è del 23 dicembre 2014 alle ore 14:29.

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«Non possiamo non inserire nei prossimi mesi un provvedimento ad hoc per i giovani professionisti che non hanno avuto vantaggi dalla legge di stabilità: un intervento correttivo è sacrosanto e mi assumo la responsabilità di farlo nei prossimi mesi». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando ai microfoni di Rtl 102,5 a proposito del trattamento ricevuto dalle partite Iva nella legge di stabilità. «La legge di stabilità - ha spiegato Renzi - ha un punto problematico sui temi delle partite Iva: abbiamo ridotto al settore le tasse di circa 1 miliardo per 1 milione di destinatari ma il meccanismo ha un effetto che fa molto arrabbiare i giovani nella suddivisione di questi soldi. Il giovane avvocato o architetto ha qualche difficoltà in più essendo stato alzato il contributo sociale».

Jobs act, Renzi: su aumento indennizzo si discute ancora
Renzi non è entrato nei dettagli dei due decreti delegati del Jobs act (su contratto a tutele crescenti e nuova Aspi) all’ordine del giorno del consiglio dei ministri del 24 dicembre, ma ha ribadito le opportunità offerte dalle nuove norme sul lavoro. «Non voglio entrare nei dettagli tecnici, stanno ancora discutendo nei tavoli di lavoro al ministero e a palazzo Chigi - ha detto il premier a chi gli domandava della possibilità che aumenti l'indennizzo in caso di licenziamenti economici - con il Jobs act sarà più facile assumere, non licenziare ed eliminiamo il più possibile ricorso ai giudici». Renzi ha ribadito che i lavoratori «che hanno già un contratto mantengono lo statuto del passato» perché la nuova normativa «si applica ai nuovi ed è un elemento di certezza per loro».

Renzi: non preoccupato su Quirinale
Il premier ha continuato a ostentare poi fiducia sull’elezione del successore di Giorgio Napolitano le cui dimissioni sono attese per metà gennaio. «Non vorrei che la nomina del presidente della Repubblica diventasse come il gioco 'Indovina chi?'», ha detto Renzi, che ha aggiunto: «Dovremo deporre le armi del 'voglio mettere lui' e discutere insieme del profilo del prossimo presidente. Non sono per niente preoccupato: sono molto tranquillo che troveremo una buona soluzione». Senza fare nomi, Renzi ha ribadito un identikit di massima del nuovo capo dello Stato: «È il garante delle istituzioni, deve essere il punto di riferimento di tutti, non solo di qualcuno». E ancora: «Deve far rispettare la carta costituzionale, deve essere persona saggia ed esperta».

Colloquio con Napolitano su marò, «India faccia presto»
«Un incredibile pasticcio combinato per errori grossolani». Così il presidente del consiglio ha invece definito il caso Marò ai microfoni di Rtl 102.5. «Per la prima volta dopo mesi il governo indiano ha espresso il desiderio di una soluzione condivisa e concertata», ha però specificato Renzi, che ha ribadito come il governo italiano sia «al lavoro con il governo indiano» per riportare a casa «tutti e due i due marò», «in un clima di rispetto istituzionale». Ma la richiesta dell’Italia è che «si faccia rapidamente». Il presidente del Consiglio in mattinata è salito al Quirinale per fare il punto sul contenzioso con l'India per la detenzione dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Renzi ha inoltre illustrato le misure relative al lavoro e al fisco domani all'esame del Consiglio dei ministri.

Ue non impedisca salvare bimbi Taranto
Parlando del decreto sull’Ilva di Taranto (in agenda nel Cdm di domani) e del rischio di possibili conflitti con le regole Ue Renzi ha promesso: «Faremo il risanamento ambientale. Se l'Europa vuole impedire di salvare i bambini di Taranto ha perso la strada per tornare a casa. Io sono più fedele agli impegni con quei bambini che a qualche regolamento astruso dell'Ue»

Cooperanti Erbil, Napolitano e Cristoforetti italiani 2015
Infine Renzi, tracciando un bilancio dell’anno. E ha dichiarato che l'Italiano del 2015 «dal punto di vista delle emozioni sono stati i cooperanti di Erbil; dal punto di vista politico è stato Giorgio Napolitano che ha puntato sulle riforme e queste sono partite; dal punto di vista della ricerca italiana è stata l’astronauta Samantha Cristoforetti».

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