È autore di un bestseller mondiale su ricchezza e diseguaglianze, è un economista ma anche una star, e sempre più calato nella parte, fa quello che fanno le star: rifiuta premi prestigiosi. Un po’ meno di Marlon Brando, che nel 1973 manda una giovane squaw a ritirare l’Oscar per ricordare agli Stati Uniti cosa hanno fatto ai nativi d’America, quasi come Jean Paul Sartre che nel 1964 rifiuta il Nobel per la Letteratura e una cattedra al College de France per difendere il libero pensiero di scrittore e intellettuale.

Thomas Piketty, autore de Il Capitale nel XXI secolo, incoronato scrittore dell’anno anche dal Financial Times che certo non condivide le sue tesi, oggi rifiuta la Legion d’Onore, uno dei massimi riconoscimenti dello Stato francese.

«Ho appena appreso che mi hanno proposto per la Legion d'Onore. Rifiuto il riconoscimento perché non penso che sia il ruolo del governo decidere chi sia da onorare» dice Piketty «farebbero bene a consacrarsi al rilancio della crescita in Francia e in Europa» aggiunge. Frasi subito popolari sul web che si sposano bene con l’autore e la sua opera non a caso definita dal mensile Le Monde Diplomatique «fenomeno sociologico prima che intellettuale».

La Legion d'onore è un ordine cavalleresco istituito il 19 maggio 1802 da Napoleone Bonaparte ed è conferita a donne e uomini, sia cittadini francesi sia stranieri, per meriti straordinari nella vita militare e civile. Il presidente della Repubblica francese è il Gran Maestro dell'ordine e nomina i nuovi membri suggeriti per convenzione dal governo.

Piketty era stato nominato commendatore, un gradino sopra Patrick Modiano, Nobel per la Letteratura 2014, al quale è stata invece conferita solo la decorazione di ufficiale della Legion d'Onore (Legion d’honneur anche un altro Nobel francese all’Economia, Jean Tirole). Le cinque classi partono dal più basso grado di “cavaliere”, poi si sale verso “ufficiale”, e si procede con “commendatore”, “grande ufficiale” e “gran croce”.

Un tempo Piketty è stato politicamente vicino al partito socialista frnacese, ora è diventato molto critico con il presidente Hollande che conferisce il ricoscimento oggi rifiutato. A giugno Piketty ha detto al quotidiano Le Monde: «Il livello di improvvisazione della politica economica di Hollande è scioccante». (angela manganaro)

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