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Financial Times: Renzi ultima speranza per le élite politiche italiane

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in bocca al lupo al premier

Financial Times: Renzi ultima speranza per le élite politiche italiane

Matteo Renzi è «the last hope», l'ultima speranza per l'élite italiana, l'Europa gli faccia «in bocca al lupo». È quanto scrive il Financial Times in un editoriale dedicato all'Italia firmato da Tony Barber, direttore per l'Europa, pubblicato ieri.

Il più importante giornale economico-finanziario del Regno Unito prende spunto dal rischio di un'avanzata dei partiti populisti in Europa, anche in concomitanza delle otto elezioni previste nel 2015 (Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Polonia, Portogallo, Spagna e Gran Bretagna) per auspicare un ritorno alle urne anche in Italia. Da noi, sono previste nel 2018, «ma la battaglia per il futuro del Paese è in corso e avrà conseguenze profonde per l'eurozona».

Il premier «ultima occasione» per i riformatori di sinistra
Renzi unico baluardo ai movimenti euroscettici, insomma, «da Forza Italia di Silvio Berlusconi alla Lega Nord di Matteo Salvini, oltre al M5S». Per questo, sottolea il Ft, «per l'Ue e per l'eurozona in particolare è di straordinaria importanza che le riforme di Renzi del sistema fiscale, del mercato del lavoro, della giustizia, della pubblica amministrazione, del sistema elettorale e di molto altro abbiano successo». «A dispetto dei suoi limiti, il governo di Renzi rappresenta l'ultima occasione da parte di riformatori convinti dell'altro lato dello spettro politico italiano, la sinistra». Se fallisce Renzi «ci sarà poca voglia a sinistra di avere un altro che conduca la difficile modernizzazione di cui l'Italia ha bisogno. Il declino economico continuerà, prima o poi mettendo a rischio» l'appartenenza dell'Italia all'eurozona e alla moneta unica.

Se Renzi fallisce tutte le altre opzioni appaiono «terribili»
In conclusione, Barber definisce il governo di Renzi «l'ultima chance per le élite politiche italiane», ricordando che, dalle dimissioni di Berlusconi nel novembre del 2011, l'Italia ha avuto tre premier, «tutti scelti per rafforzare le credenziali italiane sulla scena europea, ma senza che nessuno di loro avesse ottenuto un mandato degli elettori». «L'Italia non può ricorrere di nuovo a questo espediente senza danneggiare la sua democrazia», chiosa l'Ft, secondo cui, «a meno che Renzi non riesca, tutte le opzioni italiane appaiono terribili: il resto dell'Europa dovrebbe augurargli buona fortuna, o come dicono nella sua Firenze, in bocca al lupo!».

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